Nel decreto Rilancio che il governo si appresta a varare dovrebbe trovare spazio, quasi sicuramente, il nuovo ecobonus al 110% per lavori di efficientamento energetico e ristrutturazioni antisismiche: un intervento rivoluzionario che dovrebbe fare da traino alla ripresa economica del Paese generando una grande quantità di entrate fiscali e un forte aumento dell’occupazione nell’assai vasto settore edile, messo in forte crisi dall’emergenza coronavirus.
La misura, lanciata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro (M5S), dovrebbe costare allo Stato circa 7 miliardi fino al 2023, ma le ricadute positive per l’economia italiana sarebbero di molto superiori: l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) stima infatti un effetto economico di circa 21 miliardi di euro e 100mila nuovi posti di lavoro.
Oltre agli indubbi benefici in termini economici, il superbonus al 110% per gli interventi di riqualificazione edilizia su risparmio energetico ed efficienza sismica avrà, attraverso il miglior efficientamento energetico e la conseguente riduzione delle emissioni, un impatto fondamentale anche sulla sostenibilità ambientale. Le famiglie italiane avranno dunque la possibilità di migliorare, senza alcun esborso economico, l’efficienza energetica delle proprie abitazioni, risparmiando così in futuro sulle bollette.
Come anticipato dal sottosegretario Fraccaro, avranno diritto all’ecobonus tutte le famiglie che sosterranno interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza antisismica nella prima casa e nei condomini fatturati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Le detrazioni fiscali per la tipologia di lavori sopra descritta saranno pari al 110% della spesa sostenuta e saranno spalmate su un arco temporale di 5 anni. I lavori per i quali si potrà usufruire dell’agevolazione fiscale sono di vario genere, ma devono puntare tutti ad aumentare l’efficienza energetica della propria casa o condominio.
Per i dettagli bisognerà aspettare il testo del dl Rilancio, comunque sia dovrebbero rientrare nel superbonus gli interventi già coperti nel vecchio ecobonus: sostituzione di finestre e infissi, interventi di coibentazione, restauro facciate, installazione di impianti centralizzati a pompa di calore e caldaie a condensazione o a pompa di calore, lavori condominiali volti a migliorare l’efficienza energetica del palazzo, messa in sicurezza antisismica. Inoltre, sarà possibile usufruire dell’ecobonus 2020 al 110% anche per l’installazione di pannelli fotovoltaici e di colonnine di ricarica per le auto elettriche.
Per richiedere l’ecobonus 2020, oltre alla regolare fattura rilasciata dall’impresa che ha eseguito i lavori, sarà necessario disporre della certificazione di un tecnico abilitato tesa a dimostrare la conformità dei lavori realizzati con i requisiti richiesti per l’accesso al superbonus. I limiti di spesa, infine, dovrebbero rimanere gli stessi fissati dal precedente ecobonus.
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