Il Ministero per la Transizione Ecologica guidato da Roberto Cingolani ha oggi dato il via libera al cronoprogramma che indica le fasi per il passaggio all’economia circolare.
Il decreto ministeriale individua obiettivi, azioni e parametri da perseguire e predispone la nascita di un organo di controllo interno al ministero.
Prima di trattare quanto deciso dal MiTE (Ministero Italiano Transizione Ecologica) è opportune descrive per sommi capi cosa si intende quando si disserta di economia circolare.
Il modello di sviluppo invalso finora è un capitalismo di tipo consumistico, fondato cioè sulla produzione di beni per l’appunto di consumo, di merci che una volta sfruttate ed esaurite nelle loro possibilità funzionali, vengono gettate e sostituite da nuovi prodotti realizzati partendo da zero.
L’effetto inevitabile nel tempo è la corrosione dei materiali disponibili sul pianeta per la trasformazione industriale ed il proporzionale aumento di oggetti di scarto, rifiuti che generano inquinamento ambientale e flora-faunistico ed il cui smaltimento richiede tempi ed investimenti molto grandi e poco redditizi.
Per ovviare a questo deleterio metodo produttivo l’economia circolare fa del reimpiego dei materiali ancora riutilizzabili il proprio punto di forza.
Recuperando gli scarti di lavorazione o le merci gettate dai consumatori, tramite ad esempio programmi di raccolta differenziata, e trattandoli con opportuni processi si può ridurre lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali del globo ed al contempo diminuire il carico di rifiuti inquinanti rimettendo in circolo da questi quanto ancora appunto riciclabile.
Inevitabilmente il modello circolare necessita profondi investimenti per potersi rendere più profittevole di quanto sia stato finora invogliando così il mondo produttivo-industriale a munirsi degli strumenti adatti a rendere meno impattante il proprio sistema di crescita.
Proprio per favorire questo passaggio di paradigma produttivo, il MiTE ha approvato quest’oggi un decreto che formalizza il cronoprogramma che sostanzia la Strategia nazionale per l’Economia Circolare.
Nel documento sono indicati obiettivi e azioni da mettere in campo, nonché le politiche istituzionali volte a favorire tale transizione.
Al fine di monitorare l’andamento del cronoprogramma, che è quindi parte integrante della strategia avvallata dal ministro Roberto Cingolani, sarà istituito, all’interno dello stesso ministero, un Osservatorio per l’Economia Circolare.
Quest’ultimo sarà responsabile anche di affinare gli obiettivi intermedi da raggiungere nella contingenza economica specifica e di aggiornare o integrare il cronoprogramma medesimo, qualora fosse necessario.
Infine annualmente lo stesso Osservatorio realizzerà per la pubblica consultazione un report dove saranno indicati i progressi della strategia, le difficoltà sorte e gli eventuali aggiornamenti apportati al cronoprogramma.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…