Il Sacro Convento di San Francesco in Assisi dimostra di essere al passo con i tempi per quel che riguarda ecosostenibilità, rispetto dell’ambiente e lotta a sprechi e rifiuti. Assisi, insomma, è sempre più Green. Ma come ha fatto il Sacro Convento a raggiungere la classe energetica A2, in una scala che va da un minimo contrassegnato dalla lettera G, al top, che è A4. Va detto che i frati della Basilica di San Francesco d’Assisi sono da sempre sensibili alla cura della casa comune e dell’ambiente e in continuità con i valori dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” hanno da tempo avviato un percorso di progressiva riduzione del proprio impatto ambientale attraverso stili di vita e gestione del complesso monumentale più efficienti e sostenibili. Il protocollo di intesa esprime l’intenzione di rendere più organici gli interventi di miglioria nell’utilizzo delle risorse materiali ed energetiche.
Il piano di sostenibilità ambientale è stato pensato per tutte le attività del Convento, partendo dalla vita della comunità dei frati, per arrivare alla accoglienza dei pellegrini fino alle attività delle Basiliche di Assisi, allo scopo di identificare le migliori tecnologie e le più efficienti modalità operative di gestione con un basso impatto ambientale.
“Sono 60 i frati che ogni giorno vivono all’interno del Sacro Convento – spiega Mauro Gambetti, padre Custode del Sacro Convento – a questi si aggiungono gli studiosi che quotidianamente lo frequentano e portano il numero degli ‘inquilini’ tra i 200 e i 300, e le migliaia di persone che visitano la basilica. Per rendere tutto questo sostenibile, abbiamo lavorato e lavoriamo con il ministero dell’Ambiente, Arpa Umbria, Novamont, l’Università di Perugia e il Cic”.
Alcuni degli obiettivi sono ridurre i rifiuti, differenziarli e non sprecare acqua, cibo e materia. “L’obiettivo è andare oltre l’80% di raccolta differenziata – racconta – usare il compostaggio per trasformare i rifiuti, eliminare bottiglie e stoviglie monouso in plastica, e poi vogliamo ripristinare gli antichi orti, mettere a coltivazione il Bosco di San Francesco, stiamo completando la regimentazione delle acque col ripristino della antiche cisterne per l’accumulo delle acque chiare distinte al 90% dalle nere”.
E poi “pensiamo, con i nostri partner, di offrire un kit a pellegrini e visitatori che contenga anche le buone pratiche da seguire e di sviluppare un percorso formativo destinato sia a chi vive all’interno del Sacro Convento sia ai visitatori”.
Sul fronte energetico, invece, la classe energetica A2 è stata ottenuta attraverso una serie di azioni che vanno dalla sostituzione dei corpi illuminanti passando al Led “che consente un risparmio quasi del 70% sui consumi energetici e ci aiuta anche a conservare gli affreschi”; energia rinnovabile con pannelli fotovoltaici “nascosti talmente bene che nessuno li vede”; sostituzione di infissi, regolazione automatica della temperatura con valvole termostatiche, collegamento al teleriscaldamento.
“Tutto per stare nel solco dello spirito di San Francesco”, conclude il padre Custode del Sacro Convento.
In collaborazione con AdnKronos