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In attesa di vederlo in Italia (esce il 2 giugno 2016) leggiamo qualche recensione di Eddie the Eagle, il film ispirato all’incredibile vicenda di Eddie ‘The Eagle’ Edwards, il primo britannico a gareggiare alle Olimpiadi invernali nel del salto con lo sci, pur non avendo particolare esperienza in quella disciplina. Alla stampa estera la pellicola di Dexter Fletcher è generalmente piaciuta, al punto da sprecare aggettivi come ‘divertente‘, ‘commovente‘ e ‘ottimista‘. Merito di una storia affascinante (e che ricorda l’analoga vicenda della squadra giamaicana di bob raccontata nel film Cool Runnings) e dell’ottima performance degli attori protagonisti Taron Egerton, che ha impersonato Eddie the Eagle, e Hugh Jackman nella parte del suo allenatore Bronson Peary.
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Secondo Rosie Fletcher di Total Film, che ha scritto una positivissima recensione di Eddie the Eagle, la pellicola di Fletcher è forse zeppa di cliché ma riesce comunque a entusiasmare gli spettatori e poi è girata molto bene, soprattutto per quanto riguarda le spettacolari scene del salto con gli sci dal trampolino. ‘Accostabile a Cool Runnings ma anche a Rush di Ron Howard, di cui si può considerare una sorta di fratello spirituale’, scrive la giornalista, ‘Eddie the Eagle è un film che celebra la ‘britannicità’ più pura, rappresentata stavolta non dagli eleganti appartamenti di Notting Hill ma da un cocciuto imbianchino da Cheltenham che insegue testardamente il suo sogno fregandosene dei giudizi della gente. In conclusione è un film divertente, commovente e iper ottimista‘. E di questi tempi di ottimismo ce n’è tanto bisogno.
Un buon giudizio su Eddie the Eagle arriva anche da Olly Richards di Empire, secondo cui il regista Dexter Fletcher è stato bravo a trasformare una storia di sport in una deliziosa commedia dal lieto fine, sfruttando al meglio le potenzialità del personaggio Eddie Edwards, tanto goffo quanto caparbio da risultare il partner ideale per il tipo di film che aveva in mente. Ovviamente una grossa mano gliel’ha data l’attore principale Taron Egerton, che ha impersonato l’eccentrico protagonista senza renderlo caricaturale, limitandosi a incarnarne l’estremo ottimismo anche di fronte a difficoltà insormontabili. Hugh Jackman ha invece offerto una performance ‘rilassata’ rispetto agli eccessi di Wolverine.
Infine James Berardinelli di ReeViews ha offerto un’interessante lettura del film, chiedendosi se il personaggio di Eddie ‘the Eagle’ Edwards non abbia anticipato di qualche anno la ‘filosofia’ dei reality, che com’è noto antepone il carisma e la popolarità al vero talento, esattamente come accadde al vero Edwards che ricevette addirittura un invito alla Casa Bianca da Ronald Reagan pur essendo arrivato ultimo nella sua gara! Ma a parte questo e nonostante le parti inventate prevalgano sui fatti realmente accaduti, Eddie the Eagle è un film godibile per tanti motivi: è avvincente anche se si sa come va a finire (Fletcher è onesto a non illudere nessuno riguardo le reali possibilità di Edwards di vincere una medaglia, puntando invece sul coraggio nel raggiungere il suo obiettivo), è nostalgico senza risultare stucchevole, è divertente nella sua semplicità.
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