[didascalia fornitore=”ansa”]L’attentato in moschea[/didascalia]
Terrore in Egitto, dove un attentato in una moschea vicino Al-Arish, nel Sinai, ha provocato centinaia di morti e feriti. Secondo quanto riferito dalla tv di Stato egiziana, ci sono almeno 235 vittime e oltre 100 feriti. L’attentato, non ancora rivendicato, è stato portato avanti con bombe e spari.
L’attentato in Egitto ha coinvolto una moschea a Rawda, in una località situata fra Bir Al-Abed e il capoluogo del Sinai settentrionale, Al Arish. In base alle ricostruzioni di testimoni e funzionari di sicurezza, alcune persone armate hanno fatto irruzione all’interno della moschea, facendo esplodere più di una bomba.
Poi hanno aperto il fuoco tra i fedeli impegnati nella preghiera del venerdì islamico, facendo strage. Contemporaneamente è stata udita un’altra forte esplosione all’esterno della moschea. «Hanno colpito anche le ambulanze con i feriti», ha riferito al Daily News Egypt un funzionario dei servizi di soccorso, Ahmed Al-Ansary.
Almeno 235 i morti: si tratta dell’attentato più sanguinoso in Egitto dal 2013. Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente. Il presidente egiziano al-Sisi ha indetto una riunione di emergenza del governo e ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
[didascalia fornitore=”ansa”]La moschea luogo dell’attentato[/didascalia]
Attentati in Egitto: i precedenti
L’attentato non è stato ancora rivendicato ma è probabile sia stato commesso da uno dei gruppi jihadisti, forse l’Isis, presenti in Egitto. Il Sinai è diventata una delle zone più a rischio dell’Egitto. Tanti gli attentati commessi nel Paese negli ultimi anni. Tra i più gravi, ricordiamo l’attentato di Hurghada del 14 luglio 2017, quando due turiste straniere sono state uccise durante un attacco a un resort. E poi lo schianto dell’aereo russo nella regione del Sinai dopo il decollo dall’aeroporto di Sharm el-Sheikh del 31 ottobre 2015 e gli attentati alle chiese copte.