Una parte storica del Cairo, amata da milioni di persone e raffigurata in alcune delle opere letterarie più acclamate dell’Egitto, sono le case galleggianti sul Nilo che però il governo vuole rimuovere.
Una notizia a cui molti egiziani si sono opposti: il governo vuole rimuovere le storiche case galleggianti presenti su tutto il corso del Nilo, il famoso fiume fertile della terra dei faraoni.
Il governo, pare, voglia fare spazio a progetti più moderni e funzionali, ma i cittadini non sono per nulla d’accordo. Ecco cosa sta succedendo in Egitto.
Brutte notizie per gli storici abitanti del Nilo, egiziani che da secoli vivono sulle case galleggianti, eleganti strutture che si trovano sull’acqua e che ospitano i cittadini da generazioni.
In questi giorni, però, il governo ha deciso che tutte le case galleggianti del Cairo dovranno essere demolite. Nel cuore della capitale egiziana, su un tratto di un chilometro della sponda occidentale del fiume Nilo, famoso per la sua tranquillità, scavatori commissionati dal governo, in viaggio su chiatte piane, stanno prendendo e rimorchiando le case galleggianti senza licenza.
Il 20 giugno a tutti gli abitanti di queste case è arrivato un avviso di sfratto, con la concessione di due settimane al massimo per andare via.
Tra questi anche il celebre scrittore e personaggio letterario egiziano Ahdaf Soueif, 72 anni, che vive in una casa sul Nilo da decenni: “Questa è la mia casa, la mia unica casa. L’ho costruito io stesso e ho pensato che sarebbe stata la mia ultima casa”.
Il governo vuole cambiare totalmente il volto di una città storica dell’Egitto, caratterizzata anche dalle case galleggianti, che vengono a vedere da tutto il mondo.
Questa tipologia di costruzione fa parte della storia egiziana, sono secoli che si trovano sulle sponde del Nilo e i suoi abitanti sono fieri di viverci.
Uno spettacolo bellissimo, che continua ad affascinare i passanti, nel corso dei decenni: le strutture galleggianti sono diventate anche dimora di alcuni dei massimi personaggi politici, artisti e aristocratici del paese, che sono rimasti affascinati dalla pittoresca sponda del fiume della zona e dal suo isolamento dal trambusto del vicino centro città.
Molti residenti delle case galleggianti si sono rivolti ai social media per protestare con rabbia, contro i motivi per cui il governo li ha cacciati. Le battaglie sono in atto e di certo i cittadini del Nilo non si arrenderanno facilmente, difendendo le loro case.
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