La segretaria del Pd contro Descalzi, ad dell’Eni, che aveva parlato in ambito forniture di gas dell’Egitto come un Paese che “Se dai ricevi”.
Durante l’incontro elettorale in sostegno di Giorgio De Tardi a Treviso, Elly Schelin è intervenuta sulle dichiarazioni di Descalzi riguardanti l’Egitto. Critica la segretaria del Pd nei confronti dell’ad dell’Eni: “Abbiamo sacrificato Regeni in cambio del loro gas?”-
Le parole di Claudio Descalzi hanno alimentato diverse polemiche. L’ad dell’Eni, durante una Convention di Forza Italia a Milano aveva aveva detto infatti che l’Egitto, parlando di gas, è un Paese “che se dai ricevi”. “L’Egitto – afferma dal palco Descalzi – ci ha aiutato rinunciando ai suoi carichi quest’estate per mandarli in Italia per riempire gli stoccaggi. Questi sono Paesi che se dai ricevi”.
Descalzi, durante la kermesse FI aveva fatto cenno alla rapidità con la quale l’Italia era riuscita a sostenere il taglio delle forniture del gas russo, tramite le famose “radici profonde” del Paese in Egitto, Algeria, Congo, Mozambico e Angola. Investimenti che secondo l’amministratore delegato hanno portato l’Italia a poter diversificare dal gas russo.
Tra le critiche anche quelle della segretaria del Pd. Elly Schlein ha infatti risposto all’ad citando Regeni, durante un incontro elettorale svoltosi nella giornata di oggi a Treviso in sostegno del candidato sindaco Giorgio De Tardi. La leader dei dem ha affermato, riferendosi al caso Regeni e sulla mancata collaborazione del governo egiziano.
Rapporti, quelli con il paese africano che secondo la segretaria non possono risanarsi come se nulla fosse in nome di gas o di interessi economici: “L’Italia non possa considerare la mancata collaborazione dell’Egitto sull’omicidio di Giulio Regeni come un prezzo da pagare sull’altare di interessi economici”.
La segretaria Elly Schelin sempre da Treviso si chiede se, tra le cose da dare per ricevere – citando Descalzi – ci siano anche le torture subite dal ricercatore italiano, rimaste impunite, o la liberazione di Patrick Zaki. “L’Italia credo non possa considerare la verità e la giustizia sull’omicidio di Giulio Regeni un prezzo da pagare. E chiedo al governo se questa è la strategia per il futuro dell’Italia”.
La diplomazia con Il Cairo, oltre a Regeni infatti, non è ai massimi storici dopo il gravissimo episodio Regeni e quello di Patrick Zaki. Insomma, passare dalla dipendenza del gas da capi di governo come Putin a quella per altri regimi dove i diritti vengono calpestati non è la strada giusta secondo la leader del Partito Democratico. L’Italia, inviata ancora Schelin, dovrebbe piuttosto concentrarsi sul potenziale non sfruttato dell’energia rinnovabile e pulita.
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