Durante gli scontri che li avevano visti protagonisti a Napoli, alcuni tifosi dell’Eintracht Francoforte erano stati arrestati. Ma, ora, sono stati scarcerati e, a loro, è stato imposto un divieto.
Sono in tre i tifosi scarcerati e non potranno più tornare in Campania. Erano stati arresti dopo gli scontri a Napoli, prima della partita di Champions League.
Eintracht, tifosi scarcerati
Era il 15 marzo quando Napoli divenne teatro di battaglia e di scontri, prima della partita di Champions League fra i padroni di casa e l’Eintracht Francoforte. La tifoseria tedesca era già stata indicata come “pericolosa” e, proprio per una frangia di essa, era stato impedito l’arrivo a Napoli.
Divieto poi revocato che ha portato, come ci si aspettava, agli scontri ed alla devastazione di alcuni delle strade del centro storico di Napoli, provocando danni e paura fra cittadini e turisti presenti in città. Dopo gli scontri, furono 3 i tifosi tedeschi arrestati e portati in carcere.
Ora è arrivata la decisione del Tribunale del Riesame, ovvero quella di attenuare la misura cautelare, scarcerando i tre tifosi e dando semplicemente loro il divieto di dimora in Campania. La sentenza è stata emessa ieri.
Le accuse che pendono contro i tre tifosi sono di resistenza a pubblico ufficiale e violenza contro di loro, insieme anche al lancio di oggetti atti ad offendere. A due dei tre ex arrestati è stato anche contestato il reato di devastazione, in particolare in merito ai disordini concentratisi, fra l’altro, nella zona di Piazza del Gesù.
In quella giornata furono arrestate 8 persone, tre tifosi tedeschi e cinque ultras del Napoli. Lo scorso 18 marzo, uno dei tifosi del Napoli è stato processato per direttissima e condannato e, nello stesso giorno, vennero anche convalidati gli arresti di altri sei arrestati. Solo per uno di quelli rimasti venne esclusa la “gravità indiziaria” e, proprio verso di lui, non era stato emesso nessun ordine di custodia cautelare.
Erano stati arrestati a Napoli dopo gli scontri pre partita
Per i tifosi tedeschi, invece, la situazione fu leggermente diversa. Per loro fu immediatamente disposto il carcere. Gli avvocati avevano annunciato e fatto sapere che sarebbero stati messi tutti e tre nella stessa cella e, addirittura, scortati da agenti mentre erano in ora d’aria, per evitare qualsiasi tipo di contatto con gli altri detenuti.
Nessuno dei tre tifosi tedeschi ha mai reso altre dichiarazioni in aggiunta a quelle che aveva già fatto durante l’interrogatorio di convalida del fermo. Ieri, 5 aprile, è arrivata la sentenza dal Tribunale del Riesame, di attenuare la loro misura cautelare e sostituire il loro stare in carcere con un divieto di dimora in Campania.
Di conseguenza, sono stati scarcerati e, immediatamente, i tre tifosi sono tornati in Germania. I reati che sono stati loro contestati sono quelli di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, ma anche lancio di oggetti e devastazione. Accuse che restano, non però la loro permanenza in carcere.