Ha 21 anni, fa l’arbitro, ma potrebbe (e non è escluso che la sua carriera diventi questa) fare tranquillamente la modella. Parliamo di Ekaterina Kostyunina, russa che in realtà è già famosa nel suo Paese, ma che in Occidente è diventata tale dopo che diversi tabloid (inglesi e non) hanno pubblicato le sue foto e i suoi video, presi da Instagram, dove i 6 mila seguaci attendono impazienti ogni nuovo scatto. E non parliamo di foto che la ritraggono mentre arbitra, ma in costume da bagno on in lingerie trasparente.
In Russia, dirige le partite della Terza divisione: “Il mio obiettivo è quello di arrivare in serie A. A volte gioco anche a calcio per una squadra universitaria siberiana, ma la maggior parte del mio tempo libero lo passo ad arbitrare”. Lei fischia, ma chissà quanti le fischiano dietro quando passa. Mentre arbitra, però, è inflessibile con i maschi. E a dire il vero ha già sfatato un tabù, ovvero che le donne non capiscono niente delle regole del calcio. In un mondo conservatore come quello del pallone, in un Paese – la Russia – che non è ai livelli dell’Occidente per la parità di genere. In una regione, la fredda Siberia, dove tutto ti aspetteresti piuttosto che trovare una ragazza che si spoglia così facilmente.
Il suo corpo esplosivo da dove deriva? “Per fare l’arbitro devi essere in perfetta forma, devi allenarti continuamente. Io lo faccio. Mantenere la linea non è tanto uno strumento di seduzione, ma una necessità per essere sempre professionale”. Gambe lunghissime, forme da top model, ma per ora il sogno che insegue è fare carriera come arbitro. Non dimentichiamo che, tra due anni, i Mondiali di calcio maschili si disputeranno proprio in Russia.
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Lo scetticismo come è stato superato? “All’inizio c’era, ma adesso il pubblico mi conosce e fa a gara a portarmi i fiori dopo ogni partita. Sono apprezzata”. Intanto, di pari passo, prosegue gli studi universitari a Krasnoyarsk e, talvolta, viene chiamata pure per arbitrare le partite di calcio femminile della massima serie. Una bella soddisfazione. Ma se un giorno – magari molto vicino – marchi di moda le chiederanno di prestare fisico e viso, lei dovrà scegliere. I tanti milioni delle passerelle o i pochi spiccioli e la passione per il calcio?
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