Martina Patti confessa: “Non volevo guardarla e quindi l’ho uccisa girata”. Queste le agghiaccianti parole della mamma della piccola Elena Del Pozzo sull’accaduto. La donna ha in seguito aggiunto di ricordare solo di aver portato la bambina in un campo e di averle fatto del male.
Le scioccanti parole di Martina Patti, la mamma 23enne, sono contenute tra le 15 pagine dell’ordinanza cautelare in carcere, emessa nei confronti della donna. La procura è riuscita così a ricostruire il momento in cui ha aggredito la bambina alle spalle e i momenti seguenti.
Una morte violenta e cruenta
La bambina, Elena Del Pozzo, è stata vittima di una morte prematura, violenta e particolarmente cruenta.
Il gip di Catania, Daniela Monaco Crea, ha ritenuto che la madre della piccola, durante tutte le fasi dell’omicidio, fosse da ritenersi “in condizioni fisiche e psichiche idonee all’agire“.
La donna è perciò da ritenersi nel pieno delle sue facoltà e quindi capace di capire l’atrocità che stava mettendo in atto, fino ad arrivare persino a togliere la vita alla sua bambina di soli 5 anni.
La donna ha sempre tentato di far credere che ciò che aveva fatto non fosse nelle sue volontà e che avesse agito senza una piena consapevolezza dei suoi gesti.
Il gip invece è dell’idea che che la donna sia da ritenersi lucida e calcolatrice.
Cosa ha riferito Martina Patti
Il 14 giugno è stata ritrovata la piccola Elena Del Pozzo in un campo a pochi metri dalla casa della madre Martina Patti.
Quasi in contemporanea con il ritrovamento del corpicino della piccola avvolto in cinque sacchi, la donna ha ammesso di averla uccisa qualche ora dopo il pranzo a scuola.
In seguito ha ammesso al gip di averla uccisa. Lo strumento utilizzato per togliere la vita alla figlia è stato un coltello da cucina, ma la donna ha più volte detto di non ricordare molto sull’accaduto
Martina Patti ha poi rivelato: “Avevo una cosa lunga tipo un coltello in mano, ma non ricordo dove l’ho preso, non so perché lo avevo con me”. Queste le parole che è possibile leggere nei fogli che riportano le confessioni della donna.
Nell’ordinanza è possibile leggere più volte “non ricordo bene“, “ho un ricordo molto annebbiato“, come a far intendere che in quel momento non era in sé.
Sul momento in cui colpisce la bimba, la donna ha spiegato che non riesce a ricordare il momento nei dettagli, ma solamente che ha aggredito la bambina mentre era girata, perché non voleva vedere la scena che si stava consumando per mano sua.