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Eleonora Daniele, dopo il lutto per la morte del fratello ha rilasciato un’intervista al settimanale Nuovo e ha deciso di parlare di quella che per lei e per la sua famiglia è stata un’esperienza drammatica. Ha perso il fratello Luigi all’età di 44 anni: l’uomo era affetto da una forma di autismo. La conduttrice televisiva ha dichiarato di aver superato soltanto in parte il dolore per questa perdita. Allo stesso tempo ha fatto notare che, però, il suo dolore non deve essere strumentalizzato.
In fin dei conti è questo il rischio che un personaggio in vista come lei può correre. Spesso siamo abituati a vedere i personaggi famosi in televisione e, dal punto di vista professionale, in particolare per Eleonora, questo è un momento particolarmente fortunato, visto che si trova al timone del programma Estate in Diretta insieme a Salvo Sottile.
Eleonora Daniele ha detto che le sue sorelle, Lisa e Cosetta, le sono state molto vicine in questo periodo. Ha riferito che sono molto forti e stanno aiutando sia lei che la madre, rimaste particolarmente scosse. Purtroppo il noto personaggio non ha la possibilità di vedere spesso i suoi cari e ha fatto anche un’amara considerazione, perché ha affermato a questo proposito di rendersi conto che passano gli anni e non ha molto tempo da dedicare ai suoi affetti.
Eleonora Daniele parla anche di una iniziativa importante che la vede impegnata. Ha infatti fondato un’associazione, che si chiama Life Inside e ha l’obiettivo proprio di occuparsi delle persone autistiche. Eleonora ha detto di essere diventata anche testimonial della Fondazione italiana per l’autismo. Nei suoi prossimi progetti rientra anche quello di girare un documentario che racconti le vite delle persone autistiche.
Proprio per questo la nota conduttrice televisiva ha detto che il suo dolore non deve essere strumentalizzato. Da questo punto di vista ha chiarito che racconterà la storia di suo fratello, soltanto se le sarà offerta l’occasione giusta per farlo. Ha riferito una frase che fa molto riflettere: “Il dolore è ancora radicato in me”. Ci rendiamo conto come la perdita di un fratello non deve essere stata facile e possiamo senz’altro complimentarci per aver avuto la forza di impegnarsi anche nel lavoro, di non abbandonare il palcoscenico, nonostante le avversità.