Nuovo incidente sul lavoro in Italia: poche ore fa, un elettricista 40enne sarebbe morto a Verona. La tragedia si sarebbe consumata nella frazione di Montorio dove l’uomo, chiamato a eseguire alcune mansioni in un’azienda per cui non sarebbe risultato dipendente, sarebbe stato investito da un mezzo pesante.
Un’altra pagina di cronaca si innesta nel lungo elenco di incidenti sul lavoro registrati in Italia nel 2022. Un dramma continuo che non conosce battuta d’arresto e che vede coinvolte decine di lavoratori, da Nord a Sud, deceduti durante il servizio.
Elettricista muore a Verona: cosa è successo
Il caso dell’elettricista 40enne morto a Verona in un incidente sul lavoro alimenta le proteste dei sindacati sul tema sicurezza.
Secondo quanto finora ricostruito, l’uomo, un operaio che sarebbe deceduto in una ditta di silicati della frazione di Montorio, non risulterebbe dipendente dell’azienda in cui avrebbe trovato la morte.
Da un primo bagaglio di elementi sarebbe emerso che il 40enne, chiamato a prestare un servizio nella ditta, sarebbe stato investito e ucciso da un mezzo pesante che si trovava a transitare nel parcheggio esterno.
Ucciso da un autocarro in transito
Stando alle prime informazioni riportate dall’Ansa, l’elettricista 40enne non sarebbe un dipendente dell’azienda in cui si sarebbe verificato l’incidente. L’ennesima morte sul lavoro che l’Italia registra nel lungo elenco di vittime per cui sindacati e famiglie chiedono giustizia.
L’operaio 40enne sarebbe stato contattato per eseguire alcuni lavori nella ditta e, mentre si trovava all’esterno della stessa, sarebbe stato travolto da un autocarro in transito nel parcheggio aziendale.
Soltanto pochi giorni fa, un altro lavoratore ha perso la vita in un drammatico incidente a Tolentino. La vittima, un operaio di 26 anni, sarebbe rimasto schiacciato da un carico di materiale metallico caduto da un muletto.
Al momento, come il caso del Veronese, anche quello della provincia di Macerata risulta sotto indagine da parte delle autorità. Le rispettive inchieste, in mano ai carabinieri delle locali Compagnie, proseguono nel massimo riserbo per far luce sull’esatta dinamica degli incidenti.
Proprio a margine del dramma consumatosi a Tolentino, in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil avevano sottolineato la necessità di risposte immediate sul fronte formazione e sicurezza per scongiurare il ripetersi di tragedie simili.
Dall’inizio dell’anno in corso, i morti sul lavoro sono stati quasi 600 e la media è impressionante: 3 lavoratori deceduti al giorno. Sono finora oltre 400mila le denunce di infortuni e cresce del 7% il numero delle denunce di malattie professionali finora registrate nel Paese.