Quasi cinque milioni di elettori italiani rischiano di non poter votare alle prossime elezioni di settembre, un’altra volta.
La questione del voto dei “fuori sede” rischia di aumentare la percentuale di astensionismo alle votazioni del prossimo settembre. Ai circa cinque milioni di cittadini italiani aventi diritti al voto ma che per esempio, per motivi di lavoro, studio o cure mediche saranno fuori dal comune di residenza il giorno delle elezioni, non sarà consentito votare.
Una vecchia storia senza una soluzione
È dal 2 giugno 1946 che va avanti sempre la stessa storia: non è permesso votare a chi non abita nel comune di residenza. Attualmente, è previsto che i cittadini “fuori sede”, che sono residenti altrove, per poter votare devono tornare al proprio comune di residenza. I numeri sono importanti: circa il 10%, quasi 5 milioni di persone, sono gli italiani “fuori sede”, più di un milione e mezzo al sud.
Nel corso del tempo si è cercato di risolvere questa anomalia, senza esito. Il M5S e Forza Italia, anche se con qualche differenza, avevano già proposto una legge per consentire il voto dei “fuori sede” nelle prefetture. Itala Viva aveva suggerito invece, di permettere ai “fuori sede” di fare una richiesta per spostare il voto nel comune in cui ci si trova al momento delle votazioni.
Anche altre proposte hanno ottenuto le corrispondenti obiezioni. Per esempio, il voto digitale presenterebbe problemi di cyber sicurezza e quello per corrispondenza non garantirebbe un voto personale e libero. Non ci sarebbe in pratica la certezza che la scelta del voto non sia stata alterata durante la compilazione della preferenza. Adesso, a poco più che un mese dalle elezioni, è improbabile che si trovi una soluzione a questo problema.
Elezioni 2022, i diritti negati e l’appello di Emma Bonino
Emma Bonino insieme a Riccardo Magi di +Europa hanno fatto appello al ministro dell’Interno, Luciana Lamogese, per “garantire agli elettori fuori sede il proprio diritto di voto”, soprattutto, per consentire una più ampia partecipazione elettorale dei giovani che vivono lontano da casa. E dicono che in Europa solo altri due paesi non permettono il voto a distanza, Malta e Cipro. La polemica sul rischio che circa il 10% di elettori non possano votare è servita.
Intanto, Trenitalia annuncia sconti su tutti i treni per le prossime elezioni. Una buona notizia per chi potrà tornare a casa a votare, o per chi approfitterà per fare un viaggio in treno pagando meno.