Il prossimo 13 ottobre si riuniranno le nuove camere. I tempi tecnici per l’insediamento del nuovo Parlamento dopo le elezioni.
L’elezione dei presidenti, l’insediamento del nuovo Palmento e la formazione dei nuovi gruppo parlamentari. Quando Mattarella potrà dare l’incarico di formare il nuovo governo: ecco l’iter completo
Elezioni, cosa succede adesso: l’iter per la formazione del nuovo Governo
E’ stata una vittoria schiacciante per il centro destra. Le elezioni di ieri, 25 settembre, hanno visto Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia trionfare contro una sinistra sfilacciata ancora al di sotto delle aspettative. Ben confermante invece quelle che vedevano Giorgia Meloni primo partito e vincitrice incontrastata. Il calo di Matteo Salvini ai punti, e la risalita dei Cinque Stelle, non sembrano invece aver influito sul reale risultato finale.
Ma celebrazioni a parte, una volta che i leader finiranno di leccarsi le ferite o di festeggiare, in questi giorni si proseguirà verso la formazione del nuovo Governo.
La data, fissata dal decreto 97/2022, è quella del 13 ottobre per la prima riunione delle nuove camere. Ma come si formeranno i gruppi parlamentari e quale ruolo avrà il Presidente Mattarella?
Ci sono come ovvio dei tempi tecnici da rispettare per insediare il Parlamento. Bisognerà leggere i presidenti – cosa più importante – e proseguire verso la reale formazione. Si stima nel mese di novembre una possibile prima data concreta per vedere al lavoro il Governo votato nella giornata di ieri.
Un momento per certi versi critico, visto che andrebbe a coincidere con una legge di bilancio che andrebbe presentata intorno al 20 ottobre
Nuovo Governo: elezione dei presidenti, l’apertura delle consultazioni e l’incarico
Dopo la prima riunione dunque, i nuovi eletti prenderanno posto a Montecitorio e a Palazzo Madama, ma per essere operative le camere dovranno eleggere i rispettivi presidenti.
Sarà un passaggio fondamentale, che potrebbe richiedere anche poco impiego di tempo come accaduto nel 2008. Ci potrebbero volere giorni, o anche settimane. Si ricorda che il voto è segreto, alla Camera serve la maggioranza dei due terzi dei voti, come al secondo scrutinio. Al terzo invece sarà sufficiente la maggioranza assoluta.
Anche al Senato le prime due votazioni avranno bisogno della maggioranza dei votanti, mentre alla terza la maggioranza degli eletti.
Una volta eletti i presidenti di Camera e Senato, Mattarella potrà finalmente aprire le consultazioni, poi dare l’incarico ufficiale al nuovo Governo.
Il presidente del Consiglio potrete condurre a sua volta, prima di sciogliere la riserva, le consultazioni, e in quella occasione si dovrebbero stilare i programmi e proporre le liste dei nuovi ministri.
Un colloquio che in caso di esito positivo porterà allo scioglimento della riserva, e poi nelle ore successive al giuramento con la classica campanella e passaggio di consegna.