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Le elezioni amministrative ad Agrigento 2015 hanno portato alla vittoria di Calogero Firetto, del centrosinistra, che ha ottenuto il 59,01% dei voti. Silvio Alessi, vicino a Forza Italia, ha raggiunto il secondo posto, con il 14,85% dei voti. A correre per la poltrona di sindaco nella città siciliana, dopo il commissariamento del comune a seguito delle dimissioni di Marco Zambuto, c’erano 7 candidati sostenuti da 15 liste civiche. La città, che ha visto le proteste della cittadinanza per lo scandalo commissioni, è stata al centro di un caso politico più unico che raro: un doppio scambio di candidati tra destra e sinistra che ha creato una certa confusione, con PD, Forza Italia e UdC a passarsi i nomi. La situazione si è chiarita, ma i passaggi sono tali che vale la pena fare un salto indietro.
Le primarie di coalizione del centrosinistra hanno visto in un primo tempo la vittoria di Silvio Alessi, imprenditore e proprietario della locale squadra di calcio (l’Akragas, finita nel calderone dell’ultimo scandalo sul calcio-scommesse), che però è molto vicino a Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi pensa a un appoggio bi-partisan, il PD in un primo momento prova anche a sostenerlo, ma alcune dichiarazioni e la rivolta della base cambiano le carte in tavola.
I dem locali devono far fronte anche alle accuse arrivate a Zambuto, “reo” di aver incontrato lo stesso ex Cavaliere. A questo punto si cerca di convincere Angelo Capodicasa, ex Presidente della Regione e storico esponente PCI prima, DS e PD poi, a scendere in campo in prima persona. Il suo rifiuto porta a nuove primarie di coalizione che vengono vinte da Calogero “Lillo” Firetto, sindaco di Porto Empedocle e in quota UdC, dato per candidato del centrodestra solo poche settimane prima. Il dato è tratto, anche perché nel frattempo Alessi decide di candidarsi lo stesso con liste civiche e l’appoggio di Forza Italia.
Silvio Alessi è sostenuto da quattro liste: Patto democratici riformisti (Pdr), Forza Silvio, Patto per il Territorio – Ama la tua città e Progetto Agrigento. Come da legislazione vigente, sono già stati indicati gli assessori designati: Peppe Vita, Piero Marchetta, Arnaldo Faro e Maria Grazia Gibilaro.
Lillo Firetto è il candidato ufficiale del PD che ha a sostegno sette liste in totale. Oltre al Partito Democratico, si contano le liste Agrigento cambia, Agrigento rinasce, Uniti per la città, Sicilia democratica, Solidarietà e futuro, Nuovo centrodestra-area popolare. Designati come assessori Giovanni Amico, Mimmo Fontana e Beniamino Biondi.
Giuseppe Arnone torna a ricandidarsi per la poltrona di primo cittadino, dopo aver perso le scorse elezioni contro Zambuto. È sostenuto dalla lista Liberiamo Agrigento-Arnone sindaco e ha designato come assessori Daniela Principato, Roberto Sciascia e Natalia Viviano.
Emanuele Dalli Cardillo è il candidato ufficiale del MoVimento 5 Stelle e ha designato come assessori Marcello La Scala, Rita Monella, Livio Sutera Sardo e Marcella Carlisi.
Andrea Cirino è invece il candidato della lista Fratelli d’Italia-Cirino sindaco e ha designato come assessori Daniele Ferrauto, Enzo Scalzo e Domenico “Mimmo” Incardona; Giuseppe Di Rosa è invece sostenuto da Cambiamento-Di Rosa sindaco, con assessori designati Francesco La Novara, Giovanni Sammartino e Calogero Navarra.
Infine, non manca il candidato della lista Noi con Salvini, Marco Marcolin, che ha scelto come assessori designati Fabio La Felice, Margherita Biondo e Giuseppe Alba: la sua candidatura è stata sponsorizzata direttamente da Salvini.