Arrivano le elezioni amministrative e il referendum 2022. Ecco come si svolgeranno e quali saranno gli orari, le date e gli scrutini di quest’anno.
Manca poco più di un mese all’Election Day del 12 giugno 2022 e il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del consiglio Mario Draghi e della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ha approvato un decreto di legge che va ad introdurre alcune ed urgenti disposizioni per lo svolgimento regolare delle elezioni amministrative e dei referendum. Essi sono previsti dall’articolo 75 della Costituzione per l’applicazione delle modalità operative e precauzionali ai fini della raccolta del voto. Ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa tratta questo decreto.
Circa mille comuni saranno chiamati al regolare voto, con diversi capoluoghi di Regione coinvolti: da Genova a Catanzaro, da L’Aquila a Palermo e molti altri. I seggi saranno aperti la sola giornata di domenica 12 giugno 2022, dalle 7 del mattino fino alle 23 di sera. Nel testo del decreto del governo leggiamo:
“appena completate le operazioni di votazione e quelle di riscontro dei votanti per ogni consultazione, si procede alle operazioni di scrutinio dei referendum.”
Detto questo si dichiara che lo scrutinio relativo alle elezioni amministrative è rinviato alle ore 14 del giorno dopo, lunedì 13 giugno, dando quindi la precedenza alle elezioni comunali e poi a quelle circoscrizionali.
Di conseguenza si invitano i cittadini a verificare di possedere la tessera elettorale con l’obbiettivo di recarsi in caso di smarrimento, agli uffici elettorali del comune per averne la copia, evitando così eventuali assembramenti nei giorni seguenti alla votazione e per servirsi di un servizio più semplice e funzionale.
Se siete già in possesso della tessera, serve controllare che questa non abbia terminato tutti le diciotto caselle disponibili per certificare la votazione. Infine si ricorda che per esercitare correttamente il diritto di voto, ci si dovrà presentare al seggio muniti di un valido documento di identità.
Al fine di assicurare il corretto distanziamento sociale e prevenire i rischi di contagio garantendo il pieno esercizio dei diritti civili e politici, l’elettore dopo essersi recato all’interno della cabina e dopo aver votato e ripiegato le schede, provvede ad inserirle personalmente all’interno delle rispettive urne a disposizione.
In relazione alle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022, gli elettori che sono sottoposti ad un trattamento domiciliare o che si trovano in condizioni di isolamento per il Covid-19, sono ammessi al voto presso il comune di residenza, indica il decreto.
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