Sono 128 i comuni al voto oggi in Sicilia, per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale: lo spoglio domani alle ore 15.
Oggi e domani seggi aperti in Sicilia, con 113 comuni sotto i 15mila abitanti al voto con sistema maggioritario, mentre nei rimanenti 15 voteranno con sistema proporzionale. Quattro i capoluoghi di provincia, con i seggi aperti da stamattina alle 7. Domani alle 15 inizierà lo spoglio. Coalizioni sfilacciate nei capoluoghi di provincia, con Giorgia Meloni che spinge sul candidato di Catania per la prima poltrona da sindaco a FdI tra le grandi città d’Italia. L’eventuale ballottaggio l’8 e il 9 giugno.
Sicilia, elezioni amministrative in 128 comuni
Sistema maggioritario in 113 comuni siciliani, mentre in quelli con più di 15mila abitanti si vota oggi con sistema proporzionale. Con quattro comuni capoluoghi di provincia, si vota oggi in Sicilia dalle 7 di stamattina, fino alle 23. Domani la seconda giornata di votazioni, con i seggi aperti dalle 7 ale 15. Domani pomeriggio inizierà immediatamente lo spoglio.
Sono 128 in totale i comuni che hanno aperto i seggi nella mattinata di oggi. Secondo quanto si apprende, l’affluenza al primo turno è risultata piuttosto bassa. In calo rispetto al 2018.
Tra Siracusa, Catania, Ragusa e Trapani alle 12 di stamattina l’affluenza era del 12,55%, mentre nelle precedenti amministrative era stata del 17%. Solo 168.350 votanti si sono recati alle urne in mattinata su 1.340.889. A Catania ha votato il 4% in meno rispetto al 2018, il 16,9%, mentre a Trapani il 12,23% e a Ragusa poco sopra il 13%. Anche a Siracusa non si arrivava stamattina al 14% dei votanti, con un -3,43% rispetto alle precedenti amministrative. Affluenza salita poi a Siracusa nel corso del pomeriggio.
Le coalizioni e i candidati dei capoluoghi di provincia
A Siracusa sono 8 i candidati sindaco, con 25 liste e 750 candidati al consiglio comunale. I partiti si sono però sfilacciati, così come le coalizioni. Il Terzo Polo si è spaccato, tra Azione di Francesco Italia e Giancarlo Garozzo di Italia Viva. Stesso discorso per Forza Italia, con Eddy Bandiera che concorre contro il forzista Ferdinando Messina. Unita la sinistra, con tutti i partiti a favore dell’unica donna candidata, Renata Giunta.
A Catania i candidati sono 7, con 19 liste e 700 in corsa per il consiglio comunale. La città più importante di questa tornata vede nel candidato di centrodestra un meloniano di ferro, ossia Enrico Trantino, punto fermo della destra siciliana alla quale Giorgia Meloni ha espressamente chiesto di regalarle la prima poltrona da sindaco di una grande città italiana. Il centrosinistra è rappresentato dall’allaenza tra Pd e Movimento Cinque Stelle, con il professore Maurizio Caserta, concorrono in lista civica Vincenzo Drago, Giuseppe Giuffrida, Giuseppe Lipera e Lanfranco Zappalà.
A Trapani invece sono quattro i candidati, sostenuti da 21 liste e 400 in lizza per il consiglio comunale. Il sindaco uscente di centrosinistra Giacomo Tranchida è supportato da 10 liste, ma nessuna coalizione a sostegno, e nessun simbolo di partito. Fratelli d’Italia schiera invece Maurizio Miceli, sostenuti da Forza Italia e dai Popolari e autonomisti. La Lega non appoggia FdI, così come la Dc nuova di Totò Cuffaro.