Elezioni di settembre 2022: Carlo Calenda ed Enrico Letta trovano un accordo sull’alleanza. No a collegi uninominali, nomi divisivi e leader.
Trovato un accordo tra Carlo Calenda ed Enrico Letta per quel che concerne le elezioni che si svolgeranno a settembre. Durante l’incontro, organizzato alla Camera, si è stabilito, in merito, che non saranno presenti leader nei collegi uninominali, né nomi decisivi. Renzi ha commentato tale accordo, affermando che, in questo modo, la sinistra ha deciso di voler perdere le elezioni. Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni punta alle riforme, mentre la Lega di Matteo Salvini pone l’accento sulle tasse.
Elezioni, Calenda e Letta trovano un accordo
Pd, Azione e +Europa hanno siglato un accordo politico, dopo ore di trattative riguardo alle elezioni che si terranno il 25 settembre, dopo che Mario Draghi ha rassegnato la proprie dimissioni dalla Presidenza del Consiglio.
L’impegno si sviluppa su più punti: non candidare personalità che possono creare spaccature e divisioni nei collegi uninominali, anche se tali soggetti potrebbero fungere da elemento fondamentale per vincere le elezioni.
Questo è il contenuto del documento firmato da Carlo Calenda, Enrico Letta e Benedetto della Vedova. All’interno dei collegi uninominali, inoltre, non saranno candidati gli ex parlamentari del Movimento 5 Stelle, di Forza Italia, nonché i leader delle fazioni politiche.
Gli impegni da perseguire: cuneo fiscale e guerra in Ucraina
Oltre ad aver delineato le impostazioni partitiche per la prossima tornata elettorale, i tre hanno definito anche i punti da inserire in agenda, che riguardano sia la politica nazionale che quella estera.
In primis, bisogna livellare le disuguaglianze sociali e aiutare le famiglie che hanno subito lo scotto della crisi, sia sui propri salari che sulle pensioni: pertanto, è importante agire sul cuneo fiscale e ridurlo, al fine di tutelare i lavoratori.
Inoltre, non bisogna distorcere lo sguardo da obiettivi di natura estera, che riguardano la crisi in ucraina: infine, bisognerà “correggere” il meccanismo alla base del Reddito di Cittadinanza e occuparsi del bonus 110%, portando avanti gli obiettivi già delineati dal Governo Draghi.
Il Paese in mano alle destre: “inimmaginabile” per Letta
Per Enrico Letta, segretario del PD, non è concepibile immaginare l’Italia governata dalle destre, in quanto – secondo lui – dopo il Governo Draghi, il paese necessita di un governo che porti avanti programmi specifici e di successo.
Ogni contrasto e discussione sono finiti per Carlo Calenda, che è ottimista in merito alla vittoria alle prossime elezioni.