A Napoli mancano le schede per votare alle elezioni Comunali. A denunciare l’incredibile gap burocratico è stato Vincenzo D’Anna, senatore del gruppo Ala (Alleanza LiberalPopolare-Autonomie), che ha scritto una nota al proposito, invitando il prefetto del capoluogo partenopeo a occuparsi della vicenda, anche al fine di evitare possibili contestazioni. Ma dai seggi campani arrivano altre denunce che mostrano diverse irregolarità avvenute durante la votazione per le amministrative 2016.
Mancano le schede per votare
Sarebbero parecchie le sezioni elettorali a Napoli rimaste senza schede, necessarie alla cittadinanza per poter votare correttamente. In particolare nella zona di Scampia, dove ”i seggi sarebbero dotati di un numero di schede inferiore rispetto al numero dei votanti. Nel caso specifico della sezione numero 1, presso l’istituto d’arte di piazzetta Salazar, la gente è in fila perché manca il materiale di cancelleria (matite) ed è stato recapitato il 30% di schede in meno”. I rappresentanti di lista, fa sapere ancora Vincenzo D’Anna, hanno riferito che addirittura ”da più parti si lamenta la carenza di qualsivoglia vigilanza da parte delle forze dell’ordine”.
La richiesta di intervento del Prefetto è quindi giunta da D’Anna in una nota: “un invito al prefetto di Napoli ed ai preposti uffici elettorali del Comune“, affinché “sia garantita la massima osservanza delle regole e degli adempimenti previsti dalla legge al fine di evitare uno svolgimento delle operazioni di voto che possa dare adito a contestazioni ed a brogli elettorali”.
La foto sui socialAltro episodio è la foto circolata online e sui social network, di una scheda votata con l’indicazione della candidata sindaca dem Valeria Valente con il documento dell’elettore, foto che avrebbe dovuto ‘provare’ il voto in cabina, contravvenendo alla legge. “E’ evidente la natura posticcia della vicenda e l’uso strumentale che i nostri avversari politici ne stanno facendo“, replica in una nota il segretario cittadino Venanzio Carpentieri. E prosegue: “Nel denunciare con forza qualsiasi tentativo di inquinare ed avvelenare la campagna elettorale in questa giornata di partecipazione democratica, rendiamo noto di avere già provveduto a conferire mandato ai nostri legali per la tutela dell’immagine del Partito Democratico in ogni sede“. Intanto dalla provincia di Caserta arriva la notizia di un voto fotografato con relativa indagine per capire se si è trattato di bravata o di prova per la compravendita di voti.
Presunte pressioni della giunta uscente (de Magistris)
In una nota del comitato per il candidato sindaco di centrodestra a Napoli, Gianni Lettieri, si legge ”Stiamo avendo segnalazioni da più seggi, da Chaia al centro storico, di rappresentanti di lista o persone assolutamente estranee alle operazioni di voto, addirittura assessori ed ex assessori, che provano ad indirizzare il voto a favore del sindaco uscente”. L’affondo contro alcuni assessori della giunta uscente guidata da de Magistris prosegue “Come ci aspettavamo in queste ore si stanno consumando veri e propri atti di terrorismo, sia fuori dai seggi, sia sul web, da parte di candidati e fiancheggiatori del sindaco uscente sia per provare a militarizzare il voto, sia per gettare fango su Gianni Lettieri“. E ancora: “Al Vomero l’ex assessore Alessandra Clemente con lo spillino fuori ai seggi a fare propaganda. Al seggio di via San Sebastiano a piazza Dante addirittura abbiamo segnalato un banchetto pro de Magistris intento a fare campagna elettorale, stesso problema in via Sant’Antonio a Capodimonte. L’assessore al Patrimonio del Comune di Napoli Sandro Fucito si è posizionato per diverso tempo fuori al seggio della scuola Piscicelli“. Il comitato definisce tali episodi “una vergogna ed uno spregio del diritto democratico di voto senza precedenti. La Prefettura e le forze dell’ordine e di polizia preposte intervengano e tengano alta la guardia. Noi ovviamente stiamo segnalando tutto alle autorità competenti“.
Rappresentante lista M5S minacciata fuori dal seggio
“Mi hanno minacciato perché ho fatto notare a delle persone che stavano distribuendo i ‘santini’ fuori dal seggio che non potevano farlo“, racconta la rappresentante di lista del M5S al seggio allestito nell’istituto comprensivo Casanova di piazza Cavour. La ragazza continua: “Quando ho insistito che non potevano farlo, mi hanno circondato e mi hanno minacciato. Mi hanno detto che se non la smettevo mi facevano cadere per le scale, che non arrivavo fino a stasera“. A quel punto si è avvicinata altra gente “e se ne sono andati“. La ragazza ha denunciato a polizia municipale e carabinieri l’accaduto.
Denunce e intervento delle forze dell’ordine
“I Verdi hanno attivato una mail, puliamoilvoto@libero.it, dove inviare segnalazioni di compravendita o altri brogli nel corso delle elezioni a Napoli e in altri comuni della Campania. Il risultato è desolante. Siamo sommersi da denunce e segnalazioni di ogni tipo“. Ad annunciarlo i Verdi della Campania in una nota firmata dai portavoce regionali, Benedetta Sciannimanica e Vincenzo Peretti, dai portavoce cittadini, Stefano Buono e Stefania Zenga, dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e dal capolista al Consiglio comunale di Napoli, Augusto Lacala. Gli esponenti dei Verdi raccontano di aver raccolto diverse denunce e che in diversi casi sono dovute intervenire le forze dell’ordine. “Dalla prima mattinata un gruppo di circa 5 loschi figuri hanno presidiato l’incrocio poco distante dal seggio di piazzetta Salazar, nell’istituto d’arte Palizzi dove vota il Pallonetto di Santa Lucia, mentre maneggiavano denaro con gruppi di elettori. Qualche anziano è stato sentito mentre diceva: ‘buon, vint’euro!’. Alle ore 11 circa i tre poliziotti avanti alla scuola, che avevano già visto la scena, allertati da un gruppo di cittadini attivi, sono intervenuti anche con le volanti per identificarli e invitarli ad allontanarsi. Alle 12 la scena è continuata un po’ più su“, spiega il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, rappresentante di lista proprio nei seggi a rischio del Pallonetto.
“Al Vomero il presidente della Lipu Fabio Proccaccini – continuano Borrelli e Peretti – ha assistito alla scena che ha riguardato una giovane donna sorpresa dal presidente della sezione elettorale 358 per aver scattato una fotografia alla scheda votata. Il presidente ha sentito il ‘clik’. Ha fermato la donna ed ha fatto intervenire gli agenti di polizia addetti alla sicurezza del plesso. Dopo un pò è intervenuta anche una volante del 113″. Una persona, continuano, è stata fermata mentre dava 15 euro a un cittadino che aveva appena votato e che è fuggito via dopo che i rappresentanti di lista hanno cominciato a chiedergli spiegazioni. Denuncia gravissima è arrivata da Marco Cocifoglia, rappresentate di lista di Dema. “Mentre transitavo nei pressi della scuola Vittorio Emanuele in via Santa Maria Apparente, è arrivata una persona non identificata con scooter e distribuiva un pacco di certificati elettorali. Ho provveduto a denunciare telefonicamente la cosa alla Questura di Napoli“. A completare il quadro desolante è stato l’arrivo della Digos al seggio della scuola Scherillo a Pianura chiamata dai rappresentanti di Dema e Verdi dove sono stati allontanati decine di personaggi che non erano neanche rappresentanti di lista e che pretendevano di accompagnare la gente a votare nei seggi. Siparietto penoso e battibecco dei rappresentanti di Verdi e Arancioni con il candidato Nonno sempre a Pianura che offriva granite a tutti coloro che gli dicevano di averlo votato.
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