Denis Verdini candida alle comunali di Napoli, Vincenzo e Vitale Calone, rispettivamente figlio e nipote del boss su cui pende una condanna per diverse accuse tra cui, associazione mafiosa, omicidio e frode. Denis Verdini, che a Napoli si presenta nella lista Ala, schierata con la candidata del Partito Democratico, Valeria Valente, ha detto che continuerà per la sua strada perché la sua è una “lista pulita”.
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La filosofia di Verdini è ‘non si può pagare per le colpe dei padri’, rimane però lo stretto legame dei due candidati con la criminalità organizzata. Vincenzo Calone junior ha 20 anni e una fedina penale pulita, non si può dire lo stesso del nipote di 37 anni recentemente denunciato per furto. Entrambi alla prima esperienza politica, il figlio del boss è candidato alla nona municipalità, mentre il nipote al consiglio comunale. Valeria Valente rinnova la sua fiducia in Ala e in Verdini, per la candidata sindaco l’alleanza è costruita: “Nell’interesse della città, mettendo Napoli davanti a tutto. Siamo l’unica alternativa alla demagogia e al populismo di De Magistris e Lettieri”. Insomma Verdini non vuole sentire il suo nome associato alla criminalità organizzata e alla giornalista che vive sotto scorta Rosaria Capacchione che lo accusa sull’Huffington Post di essere colluso con la mafia, il senatore risponde: “Colluso con la mafia ci sarà la mamma della Capacchione”. E sull’ex compagno di partito Nicola Cosentino arrestato per associazione mafiosa con il clan dei Casalesi, Verdini ha sottolineato: “Mille giorni di carcerazione preventiva per Cosentino non sono una cosa seria”.