Il quadro politico per le elezioni del 25 Settembre si fa sempre più chiaro e si vanno delineando alleanze, liste, programmi elettorali. Al termine ultimo per la presentazione sono stati depositati ben 101 simboli.
Tra tutti quelli consegnati uno potrebbe essere già a rischio esclusione, si tratta di “Italiani con Draghi – Rinascimento”. Nel simbolo c’è il nome del Presidente del Consiglio, il quale, però, non ha dato nessuno avallo. Si tratta dell’unico contrassegno con il nome di Draghi al suo interno ma senza avallo potrebbe essere quasi sicuramente escluso dalla competizione.
Del resto basti pensare che nel 2018 a fronte di 103 simboli presentati ne furono ammessi alla tornata elettorale solo 75.
Sono 98 i soggetti politici si prospetta una campagna elettorale molto calda e non solo perché si svolge in piena estate cosa del tutto anomala.
Prime polemiche, per così dire, nella raffigurazione di FdI che ha al suo interno una fiamma. La Meloni, ovviamente, si precipita a chiarire che non vi sia nessun richiamo al fascismo ma anche dall’Europa l’attenzione comincia ad essere alta nei confronti delle prossime elezioni italiane.
Ora parte l’attività istruttoria del Viminale. Ci vorranno 48 ore, si arriverà, dunque, alla mezzanotte del 16 agosto. Solo allora sapremo gli ammessi e i ricusati. Dopo di che saranno concesse altre 48 ore per presentare eventuali integrazioni, modifiche richieste, o ricorsi.
Sarà la Cassazione, poi, ad esaminare eventuali ricorsi sempre in 48 ore. Il 22 Agosto sarà la giornata in cui gli italiani conosceranno i partiti che si presenteranno alle prossime elezioni politiche.
Spetterà, poi, ai partiti ammessi presentare, il 21 e 22 agosto, la lista dei candidati nei tribunali e nelle Corti d’appello dei capoluoghi.
Anche nella presentazione dei contrassegni non sono mancate grane per i partiti. Il Partito Democratico ad esempio, ha visto l’abbandono di Dario Stefano. Senatore e presidente della Commissione Politiche Ue, le ragioni del senatore riguarderebbero una serie di errori che il pd starebbe commettendo.
Dalle sue dichiarazioni si palesa una sintonia con quelle che furono le critiche mosse da Calenda nel rompere il suo accordo elettorale con Letta.
Problemi ed ulteriori polemiche anche per il Movimento cinque stelle. Martedì si svolgeranno le Parlamentarie ma accanto alle autocandidature da sottoporre al giudizio della base, stavolta è presente un elenco di candidati di Conte, una sorta di listino.
Sui social, la deputata del Movimento 5 Stelle, Azzurra Cancelleri nel denunciare questa “nuova regola” si dichiara amareggiata perché alla fine anche nel Movimento “i preferiti sono i preferiti”.
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