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Si avvicinano le elezioni Europee 2014 e il Movimento 5 Stelle ha presentato i 73 nomi dei suoi candidati. Dopo una prima votazione su internet, e la scelta di 20 cittadini candidabili, al secondo turno delle votazioni (rigorosamente online), hanno votato in 33.300 esprimendo 91.245 preferenze, secondo quanto riportato da Beppe Grillo. La selezione, rispetto alle primarie online per le politiche 2013, ha regalato una lista di nomi più competenti e preparati. Sono ricercatori, professori e avvocati. Parlano almeno due lingue. Hanno studiato all’estero o lavorato per aziende e multinazionali. Il 46,6 per cento sono donne.
Grillo presenta i suoi, e li definisce meravigliosi, “Sconosciuti.. alle Procure”. La democrazia diretta grillina è stata per dieci giorni sotto i riflettori. “Volti mai visti, cordate sul territorio, endorsment di deputati e metodo da migliorare”. Le critiche non sono mancate, ma il risultato raggiunto è quello che speravano dallo staff a 5 Stelle.
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Tutti i candidati del Movimento Cinque Stelle alle elezioni europee 2014
CIRCOSCRIZIONE NORD OVEST
Antonica Gabriele – 870 secondo turno
Attademo Francesco – 503 primo turno
Beghin Tiziana – 1432 secondo turno
Bertellino Fabrizio – 1030 secondo turno
Cassimatis Marika – 1357 secondo turno
Desilvestri Fabio – 989 secondo turno
Evi Eleonora – 556 primo turno
Geraci Tiziana – 637 secondo turno
Girard Stefano – 1126 secondo turno
Mastrorosa Ilaria – 878 secondo turno
Mennella Grazia – 809 secondo turno
Misculin Bruno Giulio Andrea – 652 secondo turno
Salvatore Alice – 258 primo turno
Sayn Marco – 917 secondo turno
Scabbia Massimo – 634 secondo turno
Tranchellini Alice – 848 secondo turno
Valli Marco -1456 secondo turno
Viola Alessandra -1297 secondo turno
Voulaz Manuel – 33 primo turno
Zanni Marco – 1017 secondo turno
CIRCOSCRIZIONE NORD EST
Affronte Marco – 1158 secondo turno
Borrelli David – 501 primo turno
Burlini Giorgio – 1305 secondo turno
Cecchin Roberta – 837 secondo turno
Cobello Stefano – 1518 secondo turno
Dalpasso Giuseppe – 871 secondo turno
Gargagliano Nives – 828 secondo turno
Gibertoni Giulia – 1140 secondo turno
Marmiroli Alessandro -1598 secondo turno
Nicchia Francesca – 981 secondo turno
Piccinini Silvia – 193 primo turno
Rossi Francesco – 979 secondo turno
Zanella Cristiano – 134 primo turno
Zullo Marco – 168 primo turno
CIRCOSCRIZIONE CENTRO
Agea Laura – 132 primo turno
Bottiglieri Fabio – 310 primo turno
Campo Giuseppa – 1295 secondo turno
Castaldo Fabio Massimo – 1701 secondo turno
Della Negra Matteo – 1728 secondo turno
Di Gennaro Marco – 1099 secondo turno
Fossi Silvia – 429 primo turno
Ghirga Giovanni – 1315 secondo turno
Pallotto Marina Adele – 1571 secondo turno
Ripoli Cristiano – 1637 secondo turno
Savari Danilo – 1340 secondo turno
Tamburrano Dario – 1880 secondo turno
Zama Bianca Maria – 366 – primo turno
Ziantoni Mara – 1270 secondo turno
CIRCOSCRIZIONE MERIDIONALE
Adinolfi Isabella – 1759 secondo turno
Aiuto Daniela – 1257 secondo turno
Alemagna Fabio – 863 secondo turno
Angelini Paolo – 185 primo turno
Cammarano Michele – 1063 secondo turno
Casili Cristian – 1055 secondo turno
Casmirro Pasquale – 58 primo turno
Ciarambino Valeria – 866 secondo turno
D’Amato Rosa – 332 primo turno
Embrice Luigia – 208 primo turno
Ferrara Laura – 133 primo turno
Ipri Maria – 938 secondo turno
Laricchia Antonella – 1030 secondo turno
Pedicini Piernicola – 317 primo turno
Pomante Melania – 1237 secondo turno
Ronzino Alfredo – 904 secondo turno
Viglione Vincenzo – 1121 secondo turno
CIRCOSCRIZIONE INSULARE
Cina’ Salvatore – 704 secondo turno
Di Prima Antonella – 724 secondo turno
Marini Nicola – 225 primo turno
Moi Giulia – 1664 secondo turno
Saija Maria – 776 secondo turno
Sobbrio Paola – 221 primo turno
Suriano Simona – 1274 secondo turno
Zanotto Antonio – 1146 secondo turno
Sconosciuti, anche dai grillini
Il capogruppo dei 5 Stelle in consiglio comunale, Marco Bosi, è intervenuto sul suo blog, manifestando un parere molto duro sul fatto che molti candidati non hanno avuto la possibilità di formarsi e maturare. Due però sembrano avere le carte in regola. Si tratta di Peppe Carpentieri, esponente ormai da tempo del movimento a Parma, e di Francesco Rossi. A Genova sono 170 i grillini liguri, che hanno deciso di autocandidarsi online con curriculum e video di presentazione. Ci sono soltanto tre posti disponibili e i primi voti serviranno a ridurre la quantità degli aspiranti.
Varie critiche sono arrivate in merito al sistema utilizzato per votare. In molti hanno lamentato, oltre all’eccessivo numero di aspiranti, anche la mancanza dei curricula e il poco tempo concesso per scegliere. Vari utenti hanno lasciato anche dei commenti ai post di Grillo, facendo notare queste difficoltà. Ci sarebbero stati dei problemi ad accedere alle votazioni per troppi contatti e il tempo riservato per documentarsi sarebbe stato troppo poco per scegliere con cognizione di causa. Il primo turno prevedeva tre preferenze solo per i candidati della propria regione, ma molti hanno criticato la scelta di utilizzare la rete.
La questione, comunque, rimane, perché, come ha specificato su Facebook anche Roberta Lombardi, deputata del movimento di Beppe Grillo, tranne circa 40 persone, gli altri non sono stati mai visti e non sono affatto conosciuti. Sembra quasi che la stessa Lombardi abbia colto il punto della situazione. Senza peli sulla lingua, la deputata 5 Stelle fa notare che circa 700 persone hanno ceduto al richiamo della candidatura alle Europee e dice espressamente: “Ci ronzano intorno attratte come api dal miele da anni senza mai essersi sporcate le mani con il nostro lavoro”. La Lombardi specifica anche che spesso queste stesse persone sono andate contro il Movimento 5 Stelle con chiari insulti. Per questo Roberta Lombardi invita tutti quanti a votare, soltanto dopo essersi informati bene.
Anche all’interno del movimento, quindi, c’è molta tensione e molti eletti criticano i nuovi arrivati. Sulla stessa lunghezza d’onda è Davide Bono, grillino eletto in Piemonte, che si lascia andare ad uno sfogo sempre su Facebook. Fra questi candidati nuovi, che non brillano certo per attivismo, almeno manifestato in tutto il periodo precedente, ci sono anche alcuni vip, come Matteo Ponzano, Leonardo Metalli, giornalista Rai, Daniele Martinelli e Lorenzo Andraghetti.
PIZZAROTTI: “CANDIDATI MAI VISTI” – Secondo il sindaco di Parma ci sono stati dei candidati mai visti. Per Pizzarotti non è un valore aggiunto o negativo, ma significa che queste persone non si sono mai spese per il territorio e quindi evidentemente non possono esprimere molte competenze. E’ vero che in questi casi ci sono tanti temi europei, però, secondo Pizzarotti, si dovrebbe tenere conto di quell’attivismo grillino, che è stato sempre a fondamento del movimento. Pizzarotti precisa che sul territorio non c’è nessun problema, ma crede che si poteva fare di più per costruire una rete territoriale con l’impegno di tutti e per avere un rapporto diretto con le rappresentanze.
LUIS ORELLANA: “UNA FARSA” – Per Luis Orellana è stata una farsa. Il senatore ha fatto riferimento alle 4.500 persone senza curriculum o video di presentazione. Ha fatto poi un accenno a tutti i nomi che non conosceva e, secondo lui, c’è stato un vero e proprio peggioramento nell’organizzazione di tutta la votazione.
GLI ALTRI ESPULSI – Anche gli altri espulsi dal Movimento 5 Stelle hanno fatto valere le loro critiche. Per Francesco Campanella i candidati per le Europee sono uno sciame. I loro collaboratori sono molti di meno. Campanella si chiede se è possibile che abbiano più possibilità gli aspiranti collaboratori che i candidati. Alessandra Bencini, espulsa anche lei dal movimento di Beppe Grillo e passata al gruppo misto, ha rivolto un vero e proprio appello sul web. Ha fatto notare la sua posizione, di impossibilità di accesso al voto, comunque ha invitato gli attivisti a non esitare ad esprimere le loro preferenze.
Il programma
Il programma per le europee, Beppe Grillo, lo aveva lanciato a inizio anno. I suoi sono sette punti:
1) Il Referendum per la permanenza nell’Euro; 2) L’abolizione del Fiscal Compact; 3) Adozione degli Eurobond; 4) Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune; 5) Investimenti in innovazione esclusi dal limite del 3% annuo del deficit di bilancio; 6) Finanziamento per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni; 7) Abolizione del pareggio di bilancio.
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