Nell’ambito delle Elezioni Europee 2014, fra tutti i candidati, almeno considerando i capolista delle varie circoscrizioni, Matteo Salvini della Lega Nord sembra mantenere un ruolo di primo piano, soprattutto su internet. Lo studio Web Politics – Europee 2014 mette in evidenza come Salvini riesca a muoversi bene online, sia in termini di posizionamento e di popolarità che per ciò che concerne il coinvolgimento sui social. In questo senso Salvini riuscirebbe a superare Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Alessandra Moretti del PD. Nell’analisi, comunque, non sono stati presi in considerazione i tre leader protagonisti della campagna elettorale di questi ultimi tempi: Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo.
Di certo il coinvolgimento web ha un ruolo molto importante nel poter portare avanti il consenso degli elettori anche in questa tornata elettorale. Per questo è utile riuscire a misurare i punti di forza che i vari candidati detengono online.
I motivi del successo di Salvini
Il successo di Salvini sul web viene misurato per mezzo di un algoritmo, che tiene conto dei parametri di attività, del coinvolgimento e dell’interazione del candidato sulla rete sociale. Il segretario leghista riesce ad utilizzare i social con una certa disinvoltura e quindi ad amplificare molto la sua attività. Basti pensare, per esempio, che Salvini ha su Twitter quasi 40.000 followers. Nell’ultima settimana ha potuto contare su più di 6.000 reazioni da parte degli utenti, che hanno risposto positivamente ai suoi tweet. Molti gli ammiratori anche per ciò che riguarda Facebook. La pagina Facebook di Salvini ha quasi 150.000 fans.
Proprio a Salvini appartiene il post di Facebook che è stato più condiviso negli ultimi tempi. Si tratta di un contenuto che riguarda il tema dell’immigrazione, sul quale la Lega Nord si basa e che molto probabilmente viene ritenuto particolarmente degno di considerazione da parte dell’elettorato. Gli esperti, comunque, avvertono che ci sono delle figure sempre più emergenti nei social, che presto potrebbero prendere il sopravvento, anche perché c’è una proporzione diretta tra l’attività del politico e tutto ciò che di questa si riversa sulla rete. Non resta che vedere a che cosa porteranno i toni sempre più accesi della campagna elettorale dell’ultimo periodo.