Il Partito democratico approva con un voto unanime la proposta del programma elettorale per le prossime elezioni.
La proposta per il programma di governo votato all’unanimità, dal Partito democratico, viene annunciato come la scelta “vincente” per le prossime votazioni del 25 settembre.
I pilastri della bozza del programma elettorale
La premessa del programma elettorale del Partito Democratico annuncia la sua proposta come “vincente per un scelta storica”. Per la bozza, che è stata approvata all’unanimità dal gruppo politico, saranno in ogni caso possibili cambiamenti, modifiche e integrazioni anche se, assicura il Partito, di irrisoria importanza. Nel complesso, il programma completo è formato da quarantaquattro schede tematiche che verranno illustrate durante la campagna elettorale, come promesso dal leader del partito, Enrico Letta.
Il programma elettorale “Insieme per un’Italia democratica e progressista” si fonda su quelle tematiche attuali che costituiscono i pilastri su cui è sviluppata la proposta del Pd. Le questioni affrontate nelle loro complesso propongono una visione del futuro del nostro paese fino al 2027, sui temi di sviluppo nazionale e ambiente, sul lavoro (con una particolare attenzione per il sud), sulla giustizia sociale e i diritti civili.
I punti più importanti della bozza del Partito democratico
Il primo fondamento della bozza è il tema che riguarda lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica e digitale. “La sfida della lotta al cambiamento climatico” si legge nella bozza, “non deve essere combattuta in chiave difensiva”. E spiega che “il ricorso ai rigassificatori è necessario” come attuale soluzione transitoria in previsione di un generale smantellamento programmato prima dell’anno 2050. A questo proposito, viene proposto un fondo nazionale compensativo “anti-Nimby”.
Sul tema lavoro, sono previste importanti proposte per combattere il precariato e il lavoro nero. Tra alcuni degli interventi più rilevanti ci sarebbero quello di favorire le assunzioni per i giovani fino ai 35 anni con l’agevolazione di “zero contributi”, l’introduzione di un salario minimo, come già esiste negli altri paesi europei, e il potenziamento dello smart working.
Per quello che riguarda i diritti civili, il Partito democratico annuncia la “ferma intenzione di affermare il riconoscimento delle persone LGBTQI+” e l’introduzione del matrimonio egualitario. Previsto un pacchetto di azioni per contrastare la violenza di genere, una nuova norma sulla cittadinanza per i bambini che studiano in Italia, e l’approvazione di una legge per il diritto al “fine vita” per garantire la “dignità e l’autodeterminazione” di chi è gravemente malato.