Dopo l’accordo per le elezioni di settembre, Letta e Calenda illustrano i punti del programma del PD e Azione/+ Europa.
Dopo le strette di mano sull’accordo pre-elettorale tra PD e Azione/+Europa, Enrico Letta e Carlo Calenda hanno illustrato il programma politico che sarà presentato in vista delle elezioni di settembre. Diversi punti trattati: dal cuneo fiscale, alla guerra in Ucraina, fino alla crisi energetica e agli aiuti alle famiglie.
Presentato il nuovo programma elettorale di PD e Azione/+Europa, in vista delle elezioni che si svolgeranno il 25 settembre 2022.
Dopo l’accordo tra Enrico Letta e Calenda, riguardante la corsa elettorale, i rispettivi partiti presentano i punti chiave che sono alla base delle idee per la formazione di un futuro governo.
I partiti fanno sapere che porteranno avanti gli impegni internazionali dell’Italia, ancorandosi fortemente al sistema europeo.
Pertanto, perseguiranno le linee guida della politica estera delineate dal Governo Draghi, in particolare per quel che concerne l‘azione di contrasto a Putin e la crisi ucraina.
Gli sforzi dei partiti si concentreranno, inoltre, sull’incremento degli investimenti nelle energie rinnovabili, considerando il nuovo scenario che si è venuto a delineare dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina e la conseguente crisi energetica, al fine di avere maggiore autonomia dalle forniture di gas russo. In questo modo, si incentiva anche una transizione ecologica sostenibile.
Nel programma è prevista la realizzazione di un salario minimo tenendo presente il quaddro della direttiva UE, nonché una riduzione del cuneo fiscale, al fine di tutelare i lavoratori. Inoltre, sono previste azioni per livellare le disuguaglianze sociali e ammortizzare i costi della crisi su pensioni e stipendi.
In questo scenario, i partiti convengono che sia necessario realizzare un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, promuovendo, nel contempo, una riforma del Patto di Stabilità e Crescita dell’Unione Europea, evitando la strada dell’austerità.
Inoltre, viene proposta la correzione del Reddito di Cittadinanza e il bonus 110% come delineato dal governo Draghi. Priorità sarà data alle leggi che tutelano i diritti civili e lo Ius Scholae.
Per quanto riguarda la suddivisione dei candidati nei collegi uninominali, saranno divisi al 70% per il Partito Democratico e al 30% per Azione/+ Europa. Inoltre, le parti in campo chiedono che i dibattiti televisivi siano ripartiti nelle medesime percentuali previste per i collegi.
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