In Ecuador si va al ballottaggio nelle elezioni presidenziali, i due candidati che si contendono la carica sono Daniel Noboa e Luisa Gonzales. Le prossime votazioni ci saranno il 15 ottobre 2023.
Al momento la favorita è Luisa Gonzales in vantaggio di poco sul suo avversario. Durante questo turno ha ottenuto il 33,1% dei voti favorevoli. È una avvocatessa, ambientalista ed è contro l’aborto anche in caso di stupro.
Si sono tenute in queste ore le elezioni presidenziali in Ecuador che si sono concluse senza ancora un eletto, si va infatti al ballottaggio tra Daniel Noboa e Luisa Gonzales, la prossima sessione di elezioni ci sarà il 15 ottobre 2023.
Luisa Gonzales è stata la candidata più votata, portando a casa un 33,1 per cento delle preferenze, ma un numero non sufficiente per eleggerla presidente.
Il suo avversario è l’esponente dell’alleanza Adn che ha conquistato il 23,9% dei voti favorevoli. Escluso completamente dalla competizione l’altro candidato Cristian Zurita, giornalista, che ha ottenuto solo il 16,3%.
Quest’ultimo è stato il candidato che ha sostituito Fernando Villavicencio che è stato ucciso il 9 agosto 2023 durante un agguato.
Sebbene il Paese sia ancora sconvolto da quanto accaduto al candidato centrista e per la violenza dei narcos, la giornata elettorale si è svolta in una calma apparente.
Il presidente uscente, dopo l’omicidio di Fernarndo Villavicencio, ha dichiarato lo stato di emergenza, affermando che le forze armate della nazione si sarebbero mosse su tutto il territorio per garantire sicurezza e tranquillità all’Ecuador.
Ma soprattutto avrebbero garantito delle elezioni democratiche e libere che si sono appunto svolte nella giornata di ieri 20 agosto 2023.
Secondo gli analisti nella giornata di ieri c’è stata una affluenza storica alle elezioni, hanno infatti partecipato l’82% degli elettori aventi diritto.
Questo è sicuramente un forte segnale e la volontà del popolo ecuadoriano di voler riprendere in mano la situazione all’interno del proprio Paese.
La giornata però non è stata proprio del tutto tranquilla infatti si è verificato più di un tentativo di sabotaggio della piattaforma che viene utilizzata per registrare i voti degli ecuadoriani che si trovano all’estero.
Gli attacchi sono giunti da più parti dal Bangladesh, dalla Russia, dall’India, dall’Ucraina, dal Pakistan, dall’Indonesia, dall’Europa e dalla Cina, molti di loro si sono concentrati in particolare dalla Spagna e dall’Italia.
Visto il poco distacco ottenuto tra i due candidati principali ora ci sarà il ballottaggio ad ottobre e sarà uno dei due a prendere in mano le redini della nazione.
Luisa Gonzales, la candidata che ha ottenuto un numero maggiore di voti e che per molti è la favorita è una fedelissima di Rafael Correa, ex presidente progressista. È anche un’avvocatessa, animalista ed è però contraria all’aborto anche nei casi di violenza sessuale e stupro.
La candidata è inoltre intenzionata ad includere nel suo esecutivo anche Correa che è stato accusato di corruzione e che al momento si trova in esilio in Belgio.
Come lei stessa ha dichiarato più volte il compito del suo movimento, Revolucion Ciudadana, sarà quello di contrastare le infiltrazioni del narcotraffico.
Il suo avversario è invece Daniel Noboa di 35 anni e figlio di uno degli imprenditori più ricchi della nazione. È infatti l’erede del magnate Álvaro Noboa ed è anche il più giovane ad essersi candidato alle elezioni.
Concorre con il partito Adn, Azione democratica nazionale, e nel suo programma sono diversi i punti interessanti. Ad esempio per la sicurezza nelle carceri propone una diversa distribuzione dei detenuti.
Un occhio di riguardo nel suo programma elettorale è invece rivolto agli imprenditori e alla creazione di più posti di lavoro.
Il ballottaggio tra i due candidati ci sarà il 15 ottobre 2023 ma il nuovo capo di Stato resterà in carica solo per poco. La sua legislatura scadrà infatti nel 2025 quando è previsto che si saranno delle nuove elezioni.
Questo perché lo scorso maggio, Guillermo Lasso, presidente conservatore, ha invocato la clausola costituzionale della “muerte cruzada” e ha sciolto il Parlamento che era controllato dall’opposizione in questo modo è fuggito all’impeachment.
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