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Disfatta dei socialisti in Francia nel secondo turno delle elezioni amministrative che vedono la vittoria della destra con l’Ump primo partito nel Paese e il Front National di Marine Le Pen che conquista tredici città su seicento in cui si era presentato. Dopo il ko del primo turno, l’unica consolazione per il partito del presidente Francois Hollande è la tenuta di Parigi che va alla socialista Anne Hidalgo, prima donna alla guida della capitale, con la sconfitta della sfidante dell’Ump Natalie Kosciusko-Morizet. Preoccupante anche il dato dell’astensionismo che si attesta al 38,5%, in crescita rispetto al primo turno (36,45%).
“Il primo partito in Francia è l’Ump“, è il commento a caldo del leader conservatore, Jean-Francois Copè. A livello nazionale la destra sale infatti al 45,91%, contro il 40,57% dei socialisti e il 6,84% del Front National. I numeri non sono sfuggiti alla sinistra e soprattutto a Hollande: le amministrative erano state viste come una sorta di referendum sul suo operato e oggi il presidente incassa il disappunto del Paese che non ha ancora visto il rilancio dell’economia e dell’occupazione come invece promesso due anni fa all’epoca dell’elezione.
Per questo ora soffia aria di rimpasto nel governo e non è escluso che possa saltare anche il premier Jean-Marc Ayrault.
D’altra parte, le amministrative sono state “una punizione severissima”, come ha sottolineato la socialista Segolene Royal. Dai dati forniti dal ministro dell’Interno Manuel Valls, la sinistra “dopo aver strappato alla destra 90 municipi nel 2008, ne perde ora 155 tra i più grandi (oltre 9.000 abitanti). Dieci città di oltre 100.000 abitanti passano da sinistra a destra così come 40 comuni fra i 30.000 e i 100.000 abitanti e 105 fra i 9.000 e i 30.000 abitanti”.
Pesa e molto la sconfitta a Limoges, governata dal 2912 dai socialisti e ora al centro-destra. La sinistra ha perso Saint-Etienne, Reims, Quimper, Nevers, Dunkerque, Angers, Tours e Amiens. Rimangono ai socialisti Metz, Rennes, Brest, Lens, Strasburgo, a cui si aggiunge la conquista di Avignone.
Chi festeggia però è Marine Le Pen: il suo FN conquista 13 città sulle 600 in cui si era presentato (3.600 le città al voto), tra cui spiccano i grandi centri di Frejus e Beziers. “Alle europee il Front National arriverà in testa e questo provocherà di nuovo gravi disillusioni all’UMP”, spiega la leader.
Il primo turno delle elezioni
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Già al primo turno il Front National di Marine Le Pen aveva cantato vittoria. Una vittoria che, evidentemente, non era prevista e che è avvenuta anche in città importanti. Il primo turno delle amministrative non è stato per nulla favorevole ai due partiti principali in Francia. Evidentemente i due anni di Hollande non sono riusciti a convincere gli elettori, che hanno preferito rivolgere i loro voti versi altri partiti. E’ certo, comunque, che la vittoria del Front National è netta, secondo quanto testimoniato anche dagli exit poll, che parlavano del 7% al partito di Le Pen.
Proprio Le Pen ha parlato di un risultato eccezionale, affermando che i francesi “si sono ripresi la loro libertà”. Il 7%, nonostante possa sembrare il contrario, in realtà costituisce una percentuale molto elevata, dal momento che porterebbe il Front National ad essere il primo partito a Beziers, Avignone e Perpignan e il secondo in altre città, come Amiens. Bisogna considerare, inoltre, che il partito di Le Pen si è presentato solo in 600 Comuni su più di 36.000. Anche per questo si può considerare un risultato di tutto rispetto.
Una vittoria vera e propria per la destra in Francia, che, in generale, continua a collezionare successi, come avviene anche nel nostro Paese, secondo quanto dicono gli ultimi sondaggi. Nonostante l’ampio consenso ottenuto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi (che alcuni, per certi aspetti, considerano vicino ad alcuni argomenti più di destra), in Italia sono sempre tantissimi i cittadini che si riconoscono in un partito di Centro-Destra, una tendenza che dimostra come questa parte della politica stia conducendo una vera e propria avanzata in molti Paesi dell’Europa. I risultati della Francia lo dimostrano.
Parigi e Marsiglia
Nella capitale francese la situazione è di una certa parità tra Nathalie Kosciusko-Morizet, candidata dell’Ump, e Anne Hidalgo, socialista. Si parla in particolare di un 34,80% per la prima contro un 33,60% per la seconda. Ma secondo le ultime proiezioni la vincitrice dovrebbe essere la Hidalgo, visto che la candidata dell’Ump non ha ottenuto dei buoni risultati in due quartieri importanti di Parigi. Si trova, infatti, in seconda posizione nel XIV e nel XII arrondissement. A Marsiglia la situazione potrebbe vedere in vantaggio Jean-Claude Gaudini, dell’Ump. Si confermerebbe, quindi, la sconfitta del socialista Patrick Mennucci. A tutto questo non si può non aggiungere il dato relativo all’astensionismo, che si dovrebbe collocare in una percentuale tra il 35 e il 38%.
Come funziona il voto
A Parigi, Lione e Marsiglia il sindaco non viene scelto direttamente dai cittadini, ma viene eletto a seconda delle preferenze dei membri del Consiglio Comunale, che è costituito dai rappresentanti dei consiglieri dei vari quartieri. Questi ultimi sono eletti dai cittadini. E’, quindi, un sistema di grandi elettori. In base alla popolazione di ogni quartiere, ogni arrondissement ha un certo peso nell’elezione di un certo numero di grandi elettori, che poi eleggeranno il sindaco. Per questo motivo, ad esempio, il XV arrondissement di Parigi è importante, dal momento che elegge 18 grandi elettori, che avranno il compito di decidere il sindaco.