Francesco Roberti avanti al 61%, Donzelli: “Si prevede una vittoria schiacciante”. Gravina del centrosinistra fermo al 37%. È in corso lo spoglio nella giornata di oggi in Molise, dove si sceglie il nuovo governatore. Il verdetto definitivo è atteso in serata, al momento Roberti al 15% dei seggi scrutinati è pienamente avanti a Gravina.
Fin dalle prime fasi dello spoglio, iniziato alle 15:00 della giornata odierna, Francesco Roberti era parso in grandissimo vantaggio. Con il passare del tempo, man man che i seggi venivano scrutinati, il distacco non si è mai assottigliato e Roberto Gravina ha dovuto arrendersi al rivale per un posto alla poltrona più prestigiosa della giunta regionale. Avanti al 60% Roberti, e si prevede ancora una vittoria centrodestra, al centrosinistra rimangono solamente 4 regioni. Il Pd e il Movimento Cinque Stelle non sono riuscite a sconfiggere il candidato presentato da Forza Italia nonostante il trambusto e le fasi di assestamento che sta attraversando il partito dopo la morte di Silvio Berlusconi. Antonio Tajani dedica la vittoria all’ex premier. L’affluenza definitiva è al 47,9%, 4 punti in meno rispetto al 2018.
Una piccola regione, che può voler dire tanto. Francesco Roberto in serata arriva al 60% delle preferenze, con 63 sezioni scrutinate. Rimane al 36% invece Roberto Gravina, sostenuto dal centrosinistra. La lista civica di Izzo ha raccolto invece solo l’1,5% delle preferenze.
Un divario ormai incolmabile, anche se siamo arrivati – alle 21:00 di stasera – allo scrutinio del 15% circa dei seggi. Il sindaco di Termoli, ingegnere e professore è l’esponente presentato dal centrodestra con Forza Italia. Avversario del centrosinistra, Roberto Gravina, era stato presentato dal Movimento Cinque Stelle ma supportato dal Pd e da Verdi-Sinistra. Il sodalizio era stato sancito anche in un recente incontro pubblico avvenuto tra i tre leader dei partiti a Campobasso. Ma l’aperitivo a favore di telecamere dei tre capi di partito non è servito a colmare un gap che in Molise pareva già in effetti incolmabile. Questo nonostante il trambusto che Forza Italia sta vivendo dopo la morte di Silvio Berlusconi.
Parole di vittoria che fioccano da Tajani a Donzelli fino a Lotito. Secondo Donzelli deputato di Fratelli d’Italia, quella che si prefigura è una vittoria schiacciante per Roberti, con l’esito che “dimostra una volta di più l’apprezzamento degli italiani nei confronti della nostra proposta politica e dell’azione del governo guidato da Giorgia Meloni”.
Anche Antonio Tajani, che ha dedicato la vittoria a Silvio Berlusconi, ha parlato di uno “straordinario risultato”. Un successo che secondo il coordinatore nazionale di Forza Italia conferma la fiducia della gente nei confronti del governo: “Forza, buongoverno”, è intervenuto Tajani.
Una vittoria annunciata alla vigilia, ne era sicuro anche Lotito che ha parlato di risultati nel pomeriggio in linea con le proiezioni fatte. Il presidente della Lazio è stato intervistato da Telemolise affermando che i cittadini del Molise avrebbero capito l’importanza di votare centrodestra per avere una “filiera politica corta” che potrà consentire i famosi problemi. Semplifica Claudio Lotito, senatore di Forza Italia.
Intanto sono stati rilasciati i dati relativi all’affluenza. Quella definitiva è stata pari 47,94%. Ancora un calo, come per quanto avvenuto in Lombardia, nel Lazio, in Sicilia per le Amministrative, e un po’ in tutto il Paese nell’ultimo anno, comprese le polemiche di settembre. Il calo rispetto alle regionali del 2018 è di oltre 4 punti percentuali. Dati che fanno ulteriormente riflettere sulla situazione politica attuale.
Hanno votato in totale 157.400mila persone, su 327.805 che sono gli diritto. Nel 2018 quando a essere eletto era stato Donato Toma – non ripresentatosi alle elezioni – l’affluenza era stata pari al 52,17%.
Tra i due capoluoghi, Isernia e Campobasso, è stata la seconda a fare registrare più votanti, mentre il record di astensioni è stato raggiunto da San Biase. Campobasso ha fatto segnare la percentuale più alta della Ragione, con il 58,7% dei votanti. Ancora sopra la media Isernia, con il 56,2%. A Termoli, città di Roberti, l’affluenza è stata di 54%, mentre a Venafro altissima, sul 61,4%. Sopra il 50% anche a Larino e Bojano, mentre il record è di Macchia d’Isernia con il 66,9%. Nella piccolissima frazione, su un totale di 971 elettori si sono recati al seggio in 650. Record negativo invece per San Biase, dove su 473 elettori hanno votato solo in 70.
A nulla è servito il vertice della sinistra italiana, avvenuto lo scorso venerdì tra Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni. I tre leader si erano incontrati a Campobasso in pubblico, in maniera quasi informale, per dare sostegno a Roberto Gravina del Movimento in vista delle elezioni. E c’è già chi parla di “limonata indigesta” per il trio del centrosinistra, che non è riuscito a strappare nemmeno le briciole al centrodestra.
Alla sinistra oggi rimangono solamente la Toscana, la Campania, la Puglia e l’Emilia-Romagna, tutte governate da presidenti del Pd. Un’altra sconfitta dopo le recenti Amministrative, che hanno lasciato poco, pochissimo, dalla Toscana alla Sicilia, e con il centrodestra che è riuscita ad accaparrarsi la maggior parte dei capoluoghi – ultimo proprio Catania, che mancava alla lista di FdI.
Così anche Gravina, dopo la sconfitta, ha commentato un centrodestra “in grado di costruire un’alleanza che ha funzionato di più e che al momento vede in modo chiaro la sua vittoria“, dalla suasele elettorale.
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