Si ripete quanto accaduto dopo le elezioni del 20 dicembre scorso, in Spagna il partito Popolare (PP) del premier Mariano Rajoy si riconferma il primo partito spagnolo ma non riesce ad ottenere nuovamente la maggioranza assoluta per poter governare da solo, così per il Paese si apre un nuovo periodo di stallo.
“Abbiamo vinto le elezioni” a dirlo è il premier spagnolo uscente e leader del Partito popolare (Pp), Mariano Rajoy, alle centinaia di sostenitori riuniti davanti alla sede del partito a Madrid dopo il risultato delle elezioni. “Rivendichiamo il nostro diritto a governare”, ha sottolineato Rajoy.
Corsi e ricorsi storici, ieri si è ripetuto quanto già accaduto nelle elezioni di dicembre: il Pp ha vinto con il 33% dei voti e 137 seggi su 350 e con un guadagno di 14 punti rispetto alle elezioni dello scorso 20 dicembre. Il Psoe di Pedro Sanchez ha ottenuto il 31,2% e 20 seggi, mentre il partito di sinistra Podemos è terzo con il 18,5% e 11 deputati.
Il partito liberale Ciudadanos è pronto ad aprire subito un dialogo con il Partito popolare (PP) del primo ministro Mariano Rajoy per formare un governo dopo le elezioni generali di ieri. Lo ha detto il leader, Albert Rivera. Tra le possibili opzioni un governo di centro-destra grazie a un patto con i liberali di Ciudadanos, una grande coalizione in stile tedesco tra il Pp e i socialisti, oppure un governo di minoranza dei popolari.
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