[veedioplatform code=”d7fa5da65cca5f740f3049ff7c6660dc”]
Dopo le elezioni politiche in Spagna è chiaro un primo risultato: il bipartitismo è finito. Il Partito popolare (Partido Popular) del premier uscente Mariano Rajoy ha raccolto il 28,72% dei voti, arrivando a 123 seggi su un totale di 350, molto al di sotto della soglia dei 176 necessari per governare da soli. Il Psoe è arrivato al 22% e 90 seggi, seguito da vicino dallo straordinario risultato di Podemos guidato da Pablo Iglesias, con il 20,66% e 69 deputati. Ciudadanos – il partito di centristi liberali che insidiava da vicino i socialisti – chiude solo quarto, sotto il 14%. La percentuale dei votanti è stata del 73,20.
Nove e otto seggi sono andati rispettivamente ai due partiti nazionalisti catalani, Erc e Dl, mentre 6 ai nazionalisti baschi del Pnv. Unità popolare, la storica sinistra ormai quasi cancellata da Podemos, ha preso solo due seggi. Alla luce di questo risultato è chiaro che il prossimo esecutivo dovrà essere sostenuto da una coalizione.
LEGGI DI PIU’ SULL’INDIPENDENTISMO CATALANO
Quale coalizione è possibile in Spagna?
Quale coalizione è possibile per il futuro in Spagna? Il Partido Popular non può formare l’alleanza di governo con i centristi di Ciudadanos. Rajoy potrebbe allora aprire a una coalizione con il Psoe, evitando di dover coinvolgere Podemos, che in pochissimo è arrivato a essere il terzo partito (nella foto: il leader Pablo Iglesias). Il premier Rajoy ha annunciato che cercherà di formare un governo stabile. Il nuovo parlamento spagnolo eletto si costituirà formalmente il 13 gennaio prossimo, 20 giorni dopo che i risultati delle elezioni saranno stati resi noti ufficialmente. Le date più probabili per l’investitura del nuovo presidente del governo, designato dal re, sarebbero fra il 25 e il 29 gennaio, tradizionalmente un paio di settimane dopo la formazione del Congresso e del Senato.
LEGGI ANCHE CHI E’ PABLO IGLESIAS E COME HA CAMBIATO GLI EQUILIBRI IN SPAGNA
Alla ricerca di alleanze”
Abbiamo vinto di nuovo le elezioni, piu di sette milioni di elettori hanno rinnovato la fiducia nel partito, grazie, perché sappiamo che non era facile, e oggi abbiamo base solida per il futuro”, ha detto il premier uscente Mariano Rajoy, leader del Partito popolare, commentando l’esito del voto ”Sono consapevole che abbiamo vissuto quattro anni complicati, abbiamo preso decisioni per nulla facili, impopolari, che nessun governo vorrebbe prendere” ma ”abbiamo fatto ciò che ritenevamo che fosse nell’interesse del Paese. Era l’unica cosa da fare”. ‘‘Lo ribadisco, chi vince le elezioni deve cercare di formare il governo. Cercherò di formare un governo stabile, di cui la Spagna ha bisogno”, quindi ”cercherò accordi, dialogherò ma nell’interesse del Paese”. ”Gli spagnoli – ha proseguito – hanno fatto tanti sacrifici, ora dobbiamo perseverare, mentre so che molte persone sono in difficoltà e bisogna creare nuovi posti di lavoro. Il margine di miglioramento è molto grande, cercherò di formare un governo stabile per servire gli interessi di tutti. La Spagna ha bisogno di stabilità, sicurezza, certezza e fiducia”.
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più moderne e apprezzate per il comfort…