Le elezioni legislative in Francia, i cui dati sono ancora in aggiornamento, vedono un testa a testa tra il riconfermato presidente Emmanuel Macron e il leader della coalizione di sinistra Nouvelle Union populaire écologique et sociale (NUPES), Jean-Luc Mélenchon.
La votazione, che si svolge ogni 5 anni, prevede il rinnovo dei 577 membri dell’Assemblée nationale (lett. “Assemblea nazionale”), il ramo del parlamento parigino più importante, il quale dà la fiducia al governo (la Francia ha difatti un sistema bicamerale imperfetto).
Secondo le stime più aggiornate proposte dagli organi ufficiali della repubblica presidenziale, il partito del neo-rieletto capo di stato Emmanuel Macron sarebbe in vantaggio sull’avversario di sinistra per uno 0.09%. Un testa a testa insomma che conferma quanto preannunciato da sondaggi ed exit poll.
Ensemble!, il partito dell’attuale inquilino dell’Eliseo, si attesta al momento sul 25.75% dei voti, tampinato dalla coalizione di Mélenchon che conquista il 25.66% delle preferenze.
Segue la fazione di destra di Marine Le Pen, Rassemblement National, con il 18.68% delle indicazioni elettorali e Les Républicains (I Repubblicani, il partito gollista di centro-destra) al 10.42%. Le altre formazioni non raggiungono nemmeno il 5% delle schede a favore.
Traducendo queste cifre in seggi, ciò che davvero conta all’interno della dinamica parlamentare: Macron dovrebbe ottenere tra i 275 ed i 310 deputati, Mélenchon tra i 180 ed i 210.
La maggioranza camerale è di 289 scranni: secondo questo andamento lo schieramento di sinistra non otterrebbe la maggioranza (che avrebbe generato la cosiddetta coabitazione, ossia un presidente di un partito diverso da quello che detiene la maggioranza parlamentare), tuttavia gli esiti potrebbero negare lo stesso risultato anche alla coalizione macroniana, che avrebbe la maggioranza relativa, ma non quella assoluta.
Si rammenti che, come per le presidenziali, anche le elezioni legislative sono a doppio turno: i due partiti preminenti nei vari seggi si sfideranno nuovamente nel ballottaggio definitivo il 19 giugno.
Prudenza emerge dalla coalizione del Presidente della Repubblica; la neo-eletta prima ministra Elisabeth Borne ribadisce l’equilibrio dimostrato da Macron nel suo governo, affidando quindi alla forza centrista il ruolo di equilibratore politico, collocazione fondamentale in un periodo di forte instabilità economica, internazionale e bellica.
Mostra soddisfazione il leader del gruppo NUPES Mélenchon, che dichiara Ensemble! di Macron sconfitto per merito dello strabordante successo della propria formazione, che conferma l’ottimo risultato delle presidenziali di aprile 2022.
Infine Marine Le Pen richiama i propri elettori a dimostrare nuovamente la loro fiducia verso il progetto nazionalista lepeniano nel ballottaggio di domenica prossima, attaccando il presidente francese per la sua politica antipatriottica.
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