Enrico Letta ha ricevuto l’appoggio di Sinistra Italiana, e adesso l’accordo è ufficiale. Calenda ha deciso di abbandonare l’alleanza
Calenda ha deciso di abbandonare l’alleanza siglata lo scorso martedì. Duro il commento del raggiungimento dell’accordo tra Sinistra Italiana e Partito Democratico. Enrico Letta sottolinea che i patti con SI rimangono indipendenti di quelli firmati lo scorso martedì con Azione. “Così si perde“, commenta il leader di Azione.
Si era riunita l’assemblea nazionale di Sinistra Italiana nelle scorse, e anche dalle prime indiscrezioni era filtrato ottimismo per un accordo.
Adesso è ufficiale, Enrico Letta è riuscito a portare con sé anche il partito di Nicola Fratoianni. Un altro tassello del puzzle del centrosinistra, che a quasi un mese dalle elezioni prova a far fronte alla colazione opposta e alle destre, quelle sì risultate fin dal principio abbastanza unite nonostante le incoerenze.
Un’unione di destra infatti denigrata da Letta, il quale ha ammesso le divergenze con Fratoianni e Bonelli, che parla di accordo elettorale, non di alleanza.
L’obiettivo comune rimane quello di proteggere Costituzione e democrazia dunque, e di non consegnare il Paese in mano a una delle peggiori destre della storia, ha scandito ancora il numero uno del Partito Democratico.
La differenza, secondo Letta, starebbe proprio nell’ammissione di queste differenze che in passato hanno anche diviso, mentre Meloni, Salvini e Berlusconi – nonostante si trovino all’opposizione e al Governo – si sono subito prestati ad accordi e intese.
Dopo l’aggregazione di Europa Verde-Verdi, il segretario del Pd ha ricevuto l’appoggio anche di SI, il quale con il 65% dei voti si era detto disponibile a trattare con Letta. L’ufficialità è arrivata
Carlo Calenda ha abbandonato l’alleanza. “Questa coalizione è fatta per perdere. La scelta è stata del PD, io non posso seguire una strada dove la coscienza non mi porta“.
Dopo essere spesso intervenuto via social, nelle ultime ore Calenda aveva deciso di rimanere in silenzio, per poi irrompere come un fulmine a ciel sereno nel pomeriggio di oggi.
Il voto contro la Nato di Fratoianni, la presenza di chi ha sfiduciato Draghi. Sono solo alcune delle motivazioni.
Il numero uno dei dem aveva infatti concesso ad Azione il 30% dei seggi, mentre quello con SI andrebbe a togliere altri posti direttamente al Partito Democratico. Al Pd andrebbero dunque i 124 rimanenti. Inoltre l’8% andrà a Luigi Di Maio, e alla sua lista Impegno Civico.
“Il grande dubbio della sinistra italiana, una sinistra di governo o massimalista? Noi siamo buoni loro sono i cattivi. Così si perde“. Sono le parole del leader di Azione, intervenuto di recente sulla sua recente decisione di non tenere fede al patto con il PD.
Calenda ha anche chiesto scusa agli italiani, per aver portato avanti la quesitone e tenuto sulle spine sulla sua decisione.
Chi non ha potuto fare a meno di commentare le parole di Enrico Letta è stato Matteo Salvini, che riprendendo l’intervento del segretario del Pd sulla difesa della costituzione, ha provocato: “Solo un patto triste per le poltrone“.
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