Domani, 25 settembre, 46 milioni di italiani sono chiamati alle urne per le elezioni politiche. Come si vota: le schede e gli orari di apertura dei seggi.
I seggi saranno aperti dalle 7:00 di domani mattina, 25 settembre, fino alle 23. Si vota per i componenti della Camera e del Senato della Repubblica, con due schede: una rosa per Camera dei deputati e una gialla.
Elezioni politiche, due schede per la Camera e per il Senato
Mancano meno di 24 ore al tanto atteso 25 settembre. La legislatura di Mario Draghi, finita anzitempo a causa della sfiducia al Primo Ministro dimissionario, ha causato dunque l’anticipo delle votazioni che avrebbero invece dovuto tenersi nel 2023.
Uno scenario che ha visto inizialmente molto contenti i partiti di centro destra, dopo anni di chiamata alle urne. Inoltre questo sabato, 24 settembre, è il giorno praticamente del silenzio (e di qualche preghiera magari), visto che gli ultimi comizi come da regola si sono tenuti tutti nella giornata di ieri.
Tutto tace dunque, apparentemente – e per qualcuno anche finalmente – aspettando solo la decisione degli italiani. Da lunedì si potrà parlare del nuovo Governo, ma in queste ore gli occhi sono tutti puntati sui seggi. Sono 46.127.514 gli elettori italiani chiamati al voto, anche se nei primi giorni di settembre ci si aspettava una percentuale di astensione del 35%.
I 18enni che per la prima volta potranno votare anche per il Senato sono invece 2.682.094. Una possibilità arrivata dalla modifica all’art58, che prevedeva fino a qualche tempo fa che solo i maggiori di 21 anni potessero votare per il Senato della Repubblica.
Entrando adesso nel dettaglio del voto, sono due le schede per la Camera dei deputati e per il Senato. Identici i due modelli delle schede, dove si dovrà recare il nome del candidato uninominale, mentre per il plurinominale si dovrà porre una “x” sulla lista di coalizione che appoggia il candidato.
In entrambe le schede il nome del candidato è presente in alto, accanto ai partiti che lo sostengono, in un rettangolo bianco.
Si ricorda che il voto disgiunto non è consentito, piuttosto qualora venisse segnato il nome di un candidato di una coalizione e successivamente un partito nella stessa scheda di diversa colazione, la scheda verrà considerata nulla. Se invece l’elettore si accorge dell’errore prima di consegnare la scheda, il presidente del seggio può sostituire la scheda con l’errore e permettere all’elettore di votare nuovamente.
Per la Camera dei deputati, sono 147 i collegi uninominali, 49 i collegi plurinominali dove vengono assegnati 245 seggi proporzionali. Per il Senato, sono 74 quelli uninominali e 26 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 122 seggi.
Dopo le 23 di domani si procederà allo scrutinio delle schede riguardanti il Senato, dopo aver accertato il numero dei votanti, poi quelle della Camera.