Mancano poco meno di 5 mesi alle elezioni presidenziali negli USA, previste per il prossimo 3 novembre. L’attuale inquilino della Casa Bianca, il repubblicano Donald Trump, dovrà affrontare il candidato democratico Joe Biden, il quale sembrerebbe godere al momento di un ampio margine di vantaggio sul tycoon. In particolare, l’ultimo sondaggio realizzato dalla CNN vedrebbe Joe Biden in vantaggio di ben 14 punti sul proprio avversario, un distacco che a prima vista potrebbe sembrare difficile da colmare.
Tuttavia, la corsa alla Casa Bianca è lungi dall’essere già decisa: se infatti la campagna elettorale vera e propria deve ancora iniziare – e in circa 5 mesi sono molte le cose che possono cambiare – gli stessi sondaggi realizzati su scala nazionale possono ingannare se non accompagnati da un’analisi approfondita delle intenzioni di voto a livello dei singoli Stati, in particolare dei cosiddetti swing states, i quali risultano spesso determinanti nell’assegnazione dei grandi elettori cui è effettivamente affidata l’elezione del Presidente degli Stati Uniti.
Spettatrice interessata di quanto avverrà da qui al 3 novembre è naturalmente la Cina, principale competitor strategico degli Stati Uniti. Nell’ultimo periodo l’escalation di accuse mosse dall’amministrazione Trump nei confronti di Pechino sull’origine e la gestione della pandemia di Coronavirus non ha certo contribuito a distendere i già difficili rapporti tra le due superpotenze. Ma, nonostante le dichiarazioni di facciata e gli attacchi reciproci, c’è chi è pronto a scommettere che segretamente Pechino faccia il tifo proprio per la rielezione di Trump, la cui politica targata America First ha certamente facilitato negli ultimi anni l’ascesa del Dragone a livello mondiale.
Allo stesso tempo, a Pechino sono convinti che un’eventuale elezione di Joe Biden alla Casa Bianca non segnerebbe un svolta nei rapporti tra le due maggiori economie del mondo: come evidenzia il Global Times, tabloid cinese in lingua inglese edito dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista Cinese, democratici e repubblicani sembrano infatti condividere una visione di fondo della Cina come minaccia per gli Stati Uniti, visione che si è rafforzata proprio con lo scoppio della pandemia di Coronavirus.
L’allentamento delle tradizionali alleanze americane perseguito dall’amministrazione Trump, in particolare delle relazioni transatlantiche tra Stati Uniti ed Unione Europea, in questi anni ha permesso però alla Cina di guadagnare posizioni sullo scacchiere internazionale. Per questo a Pechino ritengono che alle prossime elezioni presidenziali la rielezione di Trump sia maggiormente auspicabile, nonostante tutto, rispetto all’elezione di Biden, il quale cercherebbe invece di dare nuova linfa alla rete di alleanze USA erosa dalla presidenza Trump.
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