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BOULDER, USA- L’Università del Colorado ha ospitato il terzo dibattito dei candidati repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti questo mercoledì sera. Boulder è una città di poco meno di 100,000 abitanti, nel cuore del Colorado, conosciuta negli Stati Uniti come liberale e progressista. Donald Trump, Jeb Bush, Ben Carson e gli altri candidati repubblicani hanno scelto questo luogo per il terzo dibattito nel corso della campagna elettorale. Il messaggio politico dei candidati repubblicani è in contrasto con la maggioranza di Boulder, e il luogo e’ stato scelto proprio per questo motivo.
Il centro congressi che ha ospitato il dibattito può ricevere più di 10,000 persone, ma solo mille hanno avuto la possibilità di partecipare. L’organizzazione ha deciso così per evitare di riempire la sala di contestatori. In effetti, Boulder è lontana dalle regioni degli Stati Uniti che sostengono il partito repubblicano e la sua politica. Tra le altre cose, la maggioranza dei candidati repubblicani è contraria ai matrimoni gay e alla decriminalizzazione delle droghe leggere (la cannabis è legale in Colorado), interventista sul piano militare in Medio Oriente e favorevole alla deportazione e al controllo degli immigrati. Posizioni che cozzano con gran parte dei cittadini di Boulder, i quali sono per lo più del partito democratico.
Dunque gli Stati Uniti hanno un partito repubblicano, di destra e conservatore, e un partito democratico, di centro e liberale. E la sinistra? La realtà dei fatti è che in America non è presente una sinistra come la intendiamo noi in Europa. L’essere di sinistra e’ visto male dai tempi della Guerra Fredda e tutt’oggi non vi e’ una forte corrente sul piano politico.
Unica eccezione Bernie Sanders, candidato alle presidenziali con il partito democratico che si professa “democratic-socialist”, ovvero socialista democratico, facendo rabbrividire i conservatori repubblicani. In occasione del dibattito politico è stata organizzata una manifestazione di protesta contro il partito repubblicano. Ben diversa dalle manifestazioni di sinistra europee che spesso vedono migliaia di partecipanti, poco più di un centinaio di persone hanno preso parte. Tra i cartelli si sono viste timide magliette del Che e un piccolo gruppo di persone ha persino intonato una versione americana di “Bella Ciao”. Nessuno dei partecipanti si definisce comunista, vero e proprio tabù in America.
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