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In vista delle elezioni regionali 2015, Matteo Renzi sta già scegliendo i nomi dei candidati del Partito Democratico. Le prossime elezioni regionali potranno essere un vero e proprio banco di prova per il PD. Ne è consapevole lo stesso Premier, che ha dichiarato come il voto di primavera all’esterno possa rappresentare un sondaggio sul Governo, mentre all’interno potrà servire a dimostrare agli altri che è possibile vincere proprio facendo affidamento sul ruolo del Presidente del Consiglio.
Con le elezioni della prossima primavera, il PD vuole proporsi secondo quella definizione che più volte è stata nominata nel corso della direzione: il partito della nazione, capace di raccogliere consensi sia a sinistra che al centro.
I nomi
La discussione sulle candidature è ormai arrivata ad una fase molto avanzata. Sicuramente fra i nomi non ci sono veri e propri “renziani rottamatori”. E’ stato visto anche come al Nord manchino i rappresentanti di quella che potremmo definire la società civile, come imprenditori, intellettuali e volti nuovi. In Veneto si farà affidamento su Alessandra Moretti, che può essere intesa come una “renziana di seconda nascita”, nata bersaniana, è diventata poi uno dei volti politici su cui il Premier si è concentrato. I sondaggi la vogliono molto competitiva e si ritiene che possa essere un ostacolo forte per Zaia.
Nell’Italia centrale Renzi ha optato per il via libera alla riconferma dei governatori uscenti della Toscana e dell’Umbria: Enrico Rossi e Catiuscia Marini. Nelle Marche l’orientamento è un po’ diverso, perché, al posto di Gianmario Spacca, appartenente alla fazione lettiana, Renzi vorrebbe proporre Alessia Morani, che detiene il ruolo di vicecapogruppo del PD.
In Puglia si punta su Michele Emiliano, che è anche pronto ad un’altra sfida: le primarie di fine novembre. In Campania le possibilità sarebbero di fare affidamento sul sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, o di puntare su Andrea Cozzolino. In ogni caso si sta valutando la possibilità di procedere anche a rintracciare un terzo nome.
In Emilia Romagna Stefano Bonaccini, in Calabria Mario Oliverio. Intanto Vasco Errani, ex presidente della Giunta regionale dell’Emilia Romagna, potrebbe accettare il ruolo di sottosegretario all’Economia, con una delega alla spending review e al rapporto con le Regioni.
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