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Manca poco alla corsa per le elezioni regionali e amministrative 2015 e, essendo in piena campagna elettorale, i vari candidati si sono lanciati nell’esporre i loro manifesti. Alcuni hanno adottato un atteggiamento serioso, ma altri si sono espressi in maniera altamente “creativa”, arrivando a realizzare delle immagini elettorali, che di certo non passano inosservate. Se da un lato c’è la volontà di colpire l’attenzione, anche per restare bene impressi nella memoria dei possibili elettori, dall’altro possiamo riscontrare, con una certa ironia, che alcuni casi sono veramente esagerati.
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Passiamo in rassegna i vari manifesti elettorali relativi alle elezioni regionali prossime e alle amministrative. Scegliamone alcuni, che possono essere distinti dagli altri per le loro particolarità.
I manifesti
Filippo Caracciolo, candidato PD alle regionali in Puglia, ha escogitato un modo davvero eccezionale per promuovere la sua immagine. Sono state viste diverse persone, anche allo stadio, indossare la maschera con il volto del candidato. E’ possibile scaricare questa maschera proprio dal sito di Filippo Caracciolo e poi si può stampare e “confezionare”, per un’espressione a dir poco speciale.
In alcuni casi i manifesti elettorali hanno mostrato dei tragici refusi, che hanno finito col diventare esilaranti. E’ il caso, ad esempio, del manifesto elettorale del pugliese Peppino Longo, con i Popolari per Michele Emiliano. Sul manifesto c’è scritto “Politica. Bere comune”. In realtà non si sarebbe trattato di un vero e proprio errore di ortografia, ma più che altro sarebbe dovuto ad un equivoco creato da una non corretta sovrapposizione dei lembi delle parti che compongono il manifesto stesso.
C’è chi ha puntato anche sul dialetto, anche se in certi casi il risultato ottenuto è piuttosto criptico. Basti pensare a ciò che è stato scritto sul manifesto elettorale di Ottavio Argenio, candidato sindaco di Chieti. Lo slogan è “Lu cavalle bbone se vede a lu Ricchiappe…”, con tanto di traduzione in inglese sottolineata da un asterisco. Forse potevamo evitarlo?
Un’altra frase dialettale è “Fa’ bene e scuordate”, stampata sul manifesto di Alberico Gambino, di Fratelli d’Italia, candidato in Campania. Non ci sarebbe niente di male, se non fosse che poi il quadro è completato dallo slogan “Nel bene ho fede”. Non sarà un tantino esagerato?