Elezioni regionali in Sicilia: arrestata, per corruzione, Barbara Mirabella, candidata di Fratelli d’Italia. Sospeso anche ex rettore Francesco Basile.
Arrestata Barbara Mirabella, candidata alle elezioni regionali in Sicilia. Oltre alla donna, che fa parte del partito di Fratelli d’Italia, è stato sospeso, per un anno, l’ex rettore Francesco Basile. Stesso provvedimento attuato per Giovanni Trovato, imprenditore del settore medico.
Elezioni regionali in Sicilia: Barbara Mirabella agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione
Barbara Mirellabella, candidata di FdI nelle elezioni regionali in Sicilia, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. L’accusa mossa contro la donna è di corruzione. Sospesi per un anno dalle loro rispettive attività, l’ex rettore Francesco Basile e Giovanni Trovato, imprenditore nel comparto medico.
La Mirabella è stata arresta dalla squadra mobile di Catania: l’esponente di Fratelli d’Italia ha svolto, in passato, il ruolo di assessore comunale alla cultura.
Per la donna, dunque, sono scattati gli arresti domiciliari in base al volere delle gip che si è occupato delle indagini.
Francesco Basile, inoltre, dovrà lasciare il suo impiego di direttore dell’UOC per un anno, che svolgeva presso la Clinica Chirurgica del Policlinico.
Lo stesso, dunque, è stato previsto per Giovanni Trovato che non potrà più occuparsi di forniture ospedaliere per dodici mesi. L’inchiesta è stata avviata, partendo da due indagini condotte sul professore Basile e coordinata dalla Procura di Catania.
Come si sono svolti i fatti
Barbara Mirabella avrebbe incassato una mazzetta da 10 mila euro per favorire l’organizzazione di un congresso medico nella città di Catania. Coinvolti nel caso anche Francesco Basile e Giovanni Trovato.
Per questo, il gip ha deciso di attuare una misura interdittiva, della durata di 21 mesi, durante i quali i soggetti coinvolti non potranno svolgere le loro specifiche mansioni.
Nello specifico, l’ex rettore è accusato di corruzione, falso e concussione. Trovato, invece, è accusato di corruzione. L’inchiesta ha seguito due specifici filoni.
Basile, dunque, avrebbe permesso a diversi medici, ormai in pensione, di usare gli ambulatori che utilizzavano dapprima in servizio, per le visite private, nonché sale operatore del Policlinico catanese, facendosi aiutare dall’equipe della struttura ospedaliera per 14 interventi chirurgici, svolti dai dottori in pensione.
Finito nel mirino degli inquirenti anche il 123esimo Congresso nazionale della Società italiana di Chirurgia, il cui presidente era il prof. Basile, il quale avrebbe stretti dei rapporti con gli amministratori della società New Congress che si è occupata dell’evento che sarebbe andato oltre la fisiologia.
Pertanto, furono elargiti 10 mila euro all società, di cui era socia la Mirabella per prestare servizi non necessari all’evento stesso. Al tempo Mirabella era assessore alla cultura del comune di Catania.