Elezioni Roma, Alfio Marchini: ‘Se sarò sindaco non celebrerò unioni gay’

Porta a Porta   I candidati sindaco al Comune di Roma

Il candidato sindaco di Forza Italia, Alfio Marchini presenta il suo programma per Roma. La corsa al Campidoglio si fa sempre più pressante, l’elezioni sempre più vicine e l’ingegnere punta su: l’Imu per le strutture non di culto del Vaticano, le multe pagate via mail, la diminuzione del traffico del 30%, maggiori restrizioni per gli immigrati e se gli dovesse capitare di celebrare un unione gay, il candidato di Forza Italia dirà ‘no’.

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“Non ho nulla contro il riconoscimento dei diritti civili, ma non è compito del sindaco fare queste cose per cui non celebrerò unioni gay se dovessi vincere le elezioni” così risponde Alfio Marchini a una delle tante domande dei giornalisti durante il Forum all’Ansa. Sull’immigrazione il candidato sindaco ha un programma preciso: “Chi viene, rom o non, deve stare 6 mesi, deve trovare un lavoro, altrimenti non può stare. E soprattutto vanno rispettate le nostre tradizioni: libertà non significa rinunciare alle proprie tradizioni” il candidato propone anche maggiori controlli all’interno delle moschee, una questione di sicurezza.
Alfio Marchini vuole rendere Roma più smart, dal pagamento delle multe che va semplificato via mail, al telelavoro per la pubblica amministrazione.

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Sul traffico Alfio Marchini lancia progetti ambiziosi: “Non possiamo tenere separati viabilità e studio dei flussi. Ecco perché nel mio programma sono previsti i semafori intelligenti, già in uso ad esempio a Singapore, che hanno dei sensori e che possono regolare meglio il traffico. E penso anche a sensori da porre sotto l’asfalto. Solo la attraverso la tecnologia possiamo migliorare la vita dei romani. Grazie a uno studio sui flussi le auto possono diminuire del 30%”. E sul vicino Vaticano, Alfio Marchini apre alla possibilità del pagamento dell’Imu: “Far pagare l’Imu al Vaticano su strutture non dedicate al culto? Ma non bisognerebbe neanche parlarne, certo che sì” e aggiunge: “Le strutture ricettive che ospitano pellegrini devono pagare ma penso anche che il Vaticano dovrebbe mettere a disposizione il suo patrimonio per iniziative sociali: a Corcolle c’è una parrocchia vuota in un quartiere dove ci sono molte giovani coppie con figli e servirebbe asili nido. Ecco il Vaticano potrebbe mettere a disposizione quei locali e in cambio si può ragionare su come affrontare la questione fiscale. Bisogna essere pragmatici”.

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