Alla fine Ignazio Marino ha deciso di non ricandidarsi a sindaco di Roma. L’annuncio ufficiale lo ha dato giovedì 31 marzo, in serata, durante la presentazione del suo libro “Un marziano a Roma”: “Non mi candido, serve qualcuno che venga dalla società civile, che abbia caratteristiche che in questo momento nessuno tra i candidati ha”. Parole che hanno lasciato l’amaro in bocca ai sostenitori accorsi alla Feltrinelli di via Appia.
Il giorno prima, durante la presentazione del libro nella sede della stampa estera, l’ex sindaco della Capitale aveva attaccato Renzi e il Pd, togliendosi più di un sassolino dalla scarpa (“se avessi seguito tutti i consigli del Pd forse mi avrebbero messo in galera in cella di isolamento”) ma lasciando ancora aperta l’ipotesi ricandidatura.
Giovedì la rinuncia ufficiale alla corsa per il Campidoglio: “Vi chiedo di scegliere insieme un uomo o una donna che non sia io, che possa guidare la città di Roma, vincere le elezioni per continuare il lavoro fatto. So che sto dando un dispiacere a molti, ma so anche che in questo modo possiamo rilanciare le nostre idee su un perimetro molto più ampio della nostra capitale. Tutto il Paese ha bisogno di voi, non soltanto Roma”.
Era scontato che Marino, dopo la fine burrascosa del suo mandato da sindaco a fine ottobre, non avrebbe appoggiato il Partito Democratico.
In libreria non risparmia pesanti critiche al candidato Roberto Giachetti, che ha vinto come previsto le primarie del Pd. Prima stoccata: “Io ho lasciato la poltrona per fare la corsa a sindaco, mica l’ho fatto con la poltrona sotto il sedere. Credo manterrò questo primato a lungo. Non è così facile per chi un mestiere non c’è l’ha”. E ancora: “Nel 2008 Rutelli non è andato bene, ora hanno scelto il capo gabinetto di Rutelli. La prossima volta cercheremo il candidato tra gli uscieri della giunta Rutelli degli anni Novanta”.
La delusione dei sostenitori
Chi dovrebbe governare Roma? Marino non ha dubbi: “In questo momento le persone devono venire dalla società civile. Tra 60 milioni di italiani ce ne sarà uno che ha la statura e la passione per Roma?”. Delusi i sostenitori arrivati in libreria per acquistare il libro e chiedere la ricandidatura. Tanti i cartelli innalzati: “Marziani in movimento, daje!”, “Marino candidati”, “Marino l’unico candidato che voterò”, “Rivoglio il mio sindaco”. L’ex sindaco dopo la presentazione li ha ringraziati uno per uno, confermando però la rinuncia al ritorno in Campidoglio.
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