Osvaldo Napoli, candidato di Forza Italia a Torino e deputato dal 2001 al 2013, è un ex dirigente d’azienda nel settore alimentare, attualmente Vice coordinatore regionale con delega agli enti locali. Consigliere comunale dal 1975 e Sindaco di Giaveno (TO) dal 1985 al 2004, dal ’95 fa parte della Direzione dell’Associazione dei Comuni Italiani (A.N.C.I.). E’ stato Vice Presidente Vicario di questa Associazione e nel 2011 ha rivestito l’incarico di Presidente Facente Funzioni, è attualmente responsabile dei rapporti internazionali Anci.
A seguito delle elezioni amministrative del 6 – 7 giugno 2009 è stato eletto Sindaco del Comune di Valgioie in provincia di Torino. In occasione della sua campagna elettorale per l’elezione del sindaco del capoluogo piemontese, Osvaldo Napoli ha dichiarato di sentirsi un buon chirurgo per la città: ”Lo spirito ironico con i graffi di sarcasmo propri di una trasmissione come “Un giorno da pecora” hanno provocato qualche equivoco. Alla domanda su chi avrei scelto al ballottaggio tra Fassino e la candidata Cinquestelle, ho risposto con la metafora che chiunque preferirebbe essere operato dal primario chirurgo piuttosto che da un chirurgo estratto a sorte. Bene: ho la presunzione di ritenermi un ottimo chirurgo per estirpare i mali che affliggono Torino. Sono fiducioso che al ballottaggio gli elettori torinesi sceglieranno di mandare due ottimi primari”.
IL PROGRAMMA ELETTORALE DI OSVALDO NAPOLI”Se divento sindaco, riceverò un intero giorno alla settimana, e senza appuntamento, i cittadini”, ha esordito Osvaldo Napoli nel presentare il programma durante la campagna elettorale per le Comunali 2016. Il candidato sindaco di Forza Italia, sostenuto dalla coalizione di centrodestra (ma non daLega Nord e Fratelli d’Italia, che sostengono Alberto Morano), aspira a rilanciare Torino ponendo l’accento su alcuni temi fondamentali per la città: 1) Sicurezza, 2) Occupazione, 3) Decoro urbano. 4) Rilancio delle periferie. 5) Riduzione delle tasse. Il candidato di Forza Italia, ha spiegato così parte del suo programma: ”Spostare dal centro alla periferia la cultura, lo sport. Rendere la periferia un centro, quindi tanti centri. Questo è l’indirizzo che noi vogliamo dare a un modo diverso di vedere la città. Non può essere solo il quadrilatero centrale a vivere della bellezza che è Torino”.