Scatta l’Election Day per le elezioni presidenziali americane 2016 per scegliere il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Si sono aperti i seggi nei 50 Stati, a partire dall’East Coast e in particolare da New York, la città dei due candidati. La prima a votare è stata Hillary Clinton che ha raggiunto il suo seggio appena dopo l’apertura. “Sento tutta la responsabilità di questo momento: farò del mio meglio se sarò io a vincere“, ha dichiarato alla stampa. La candidata democratica ha conquistato anche una prima vittoria nella piccola cittadina di Dixville Notch, piccolo centro del New Hampshire che è il primo in tutti gli Stati Uniti a scrutinare i voti, battendo Donald Trump, ma il candidato repubblicano ha ottenuto più voti complessivi negli altri piccoli centri dello Stato, considerato tra l’altro uno Swing State. Questo a conferma di quanto si vede ormai da giorni: la corsa alla Casa Bianca sarà un vero testa a testa.
Il tycoon si è recato con la moglie Melania e i figli al seggio di Manhattan verso le 13, ora italiana, in una scuola non lontana dalla Trump Tower. Dopo aver elargito una piccola mancia a un bimbo che era lì ad accoglierlo, si è recato nel seggio accanto alla moglie e ha votato, non senza buttare un occhio a Melania. “Le cose stanno andando molto bene, sono fiducioso”, sono state le sue parole all’uscita.
Com’è possibile che qualcun abbia già votato? E quanto peso hanno queste prime indicazioni di voto? Come avevamo spiegato qui, l’Election Day è il giorno prestabilito per l’elezione popolare tra i candidati scelti alle Primarie democratiche e repubblicane. Gli Stati Uniti sono una nazione enorme, attraversata da sei fusi orari diversi e proprio per questo molti Stati permettono di votare in anticipo, da 45 a 5 giorni prima l’Election Day, quando tutti i 50 Stati sono chiamati alle urne e, soprattutto, a scrutinare i voti.
La legge prevede inoltre che nei piccoli centri sotto i 100 abitanti si possano aprire i seggi allo scoccare della mezzanotte, iniziando a scrutinare nell’immediato. Il primo paese che da sempre vota per primo è Dixville Notch, New Hampshire, 12 abitanti 12 all’ultimo censimento 2010, diventato famoso nel mondo per essere “First in the Nation“, primo nella nazione, come recita la targa all’ingresso della cittadina.
I risultati delle presidenziali 2016 a Dixville Notch
Anche alle presidenziali USA 2016 è stata rispettata la tradizione: a mezzanotte, gli 8 votanti si sono recati al The Balsam Hotel, dove vengono installati i seggi, e hanno votato. Lo scrutinio ha visto 7 voti validi (uno ha scritto a mano il nome di Mitt Romney sulla scheda), 4 per la Clinton e 2 per Trump, mentre 1 è andato al libertario Gary Johnson.
Per la democratica, che è superstiziosa, è una buona notizia, visto che negli ultimi 16 anni chi ha vinto qui poi ha vinto a livello nazionale. Dixville Notch non è però il solo ad aver già chiuso le votazioni. Sempre nel New Hampshire si è votato a
Millsfield dove ha vinto Trump con 16 voti contro i 4 della Clinton: c’è stato anche un voto per Bernie Sanders che vinse le primarie democratiche dello Stato.
La Clinton ha vinto anche nel terzo paesino, Hart’s Location, con 17 voti contro 14, con altri 2 voti per Sanders: il voto di mezzanotte nel New Hampshire dà la vittoria a Trump con 32 voti a 25.
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