Elon Musk ha risposto in maniera affermativa alla domanda sul possibile appoggio al governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis per le prossime elezioni USA.
Elon Musk spera in un presidente degli Stati Uniti “centrista” e ragionevole, mentre sottolinea la sua delusione per quanto fatto in questo momento da Joe Biden – votato nel gennaio del 2021.
Elezioni Usa, Elon Musk sosterrà Ron DeSantis
Cambio di vedute per Elon Musk, che dopo aver votato per Obama prima e per Biden nel gennaio del 2021, potrebbe stavolta guardare alla sponda repubblicana. Del resto negli Stati Uniti, visto il potere dell’inquilino della Casa Bianca, puntare sugli uomini piuttosto che sui partiti non è cosa così bizzarra. Dunque, visto l’ottimo appeal di Ron DeSantis, il numero uno di Twitter non nega un suo possibile sostegno all’attuale governatore della Florida.
De Santis, molto popolare al momento, che è stato rieletto dopo il primo mandato (2019-2022) ai danni dell’avversario democratico Charlie Crist, potrebbe diventare il candidato più credibile dei repubblicani per le prossime elezioni presidenziali del 2024 negli Stati Uniti.
Il partito tory americano intanto si lecca le ferite dopo la sconfitta delle elezioni di metà mandato, alla quale unica risposta è stata la candidatura ufficiale annunciata da Donald Trump.
Tornando ad Elon Musk, il multimiliardario ha risposto a una domanda proprio sul suo possibile appoggio a DeSantis, confermando la sua delusione sull’operato dei democratici negli ultimi anni – e a Biden in particolare – e ammettendo di volere per gli USA un leader centrista e ragionevole.
Elezioni Usa, ancora Donald Trump per il 2024
La conferma ufficiale è arrivata lo scorso 16 novembre. Donald Trump si candiderà alle elezioni presidenziali del 2024. L’annuncio è arrivato proprio dalla sua abitazione in Florida, con un intervento pubblico durante il quale il discussissimo ex Presidente americano ha di fatto riproposto i suoi vecchi slogan.
Ha parlato di rendere l’America “Great again” Trump, davanti a una folla di sostenitori e una stanza piena di bandiere americane, dicendosi volenteroso di riportare in alto gli Stati Uniti: “Due anni fa eravamo una grande nazione, presto lo saremo di nuovo“.
L’idea dell’ancora sotto inchiesta per l’assalto al Campidoglio ex numero uno della Casa Bianca, era quella di fissare l’annuncio nei giorni precedenti alle elezioni per sfruttare una possibile ampia vittoria dei Repubblicani. Vittoria che però non è arrivata, come noto.
Non sono mancati nel suo discorso i temi più controversi della sua precedente amministrazione, tra lotta all’immigrazione, sostegno alla pena di morte per gli spacciatori di droga e riassunzione dei membri dell’esercito che erano stati allontanati per essersi rifiutati di ricevere le dosi di vaccino anti Covid.
Ma nulla vieta che Ron DeSantis potrebbe diventare il nuovo volto del partito repubblicano, l’uomo su cui puntare, visto il grande sostegno in Florida e anche quello adesso di Elon Musk, Ceo di Twitter; probabilmente non un dettaglio, considerando il rapporto disastroso di Donald Trump con i social network durante il suo mandato.