Battaglia senza esclusione di colpi tra il presidente uscente, il repubblicano Trump, e il suo sfidante, il democratico Biden. Ma ci vorrà ancora qualche giorno per sapere chi sarà il futuro presidente degli Stati Uniti. Slitta infatti lo spoglio dei voti in Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, che decreteranno il vincitore assoluto. Come nel 2016, ancora una volta i sondaggi hanno fallito: i molti punti di vantaggio attribuiti a Biden si sono volatilizzati nella lunga notte elettorale. Nella rimonta Trump si aggiudica gli Stati chiave di Texas e Florida e parla di grande vittoria, mentre Biden vince in Arizona.
Record di affluenza per la partecipazione al voto: con il 66,7% degli aventi diritto, è il dato più alto dal 1908. Si tratta di una mobilitazione senza precedenti, anche grazie al voto anticipato via posta. Infatti, dei circa 160 milioni di voti totali, 100 milioni sono stati voti anticipati, di cui 65 per posta. Il voto postale è stato attribuito prevalentemente ai democratici, ma ancora non ci è dato sapere con certezza quale candidato entrerà alla Casa Bianca.
Per ora l’unico Stato che cambia colore è l’Arizona che si tinge di blu. Lo stato tradizionalmente repubblicano volta le spalle al Tycoon e prova con il democratico Biden. L’unica volta dal dopoguerra in cui l’Arizona si era espressa a favore di un democratico, fu in occasione dell’elezione di Bill Clinton.
Decisivi saranno soprattutto gli stati della Rust Belt, nel Midwest. Ma potrebbero volerci molti giorni prima di un verdetto definitivo, perché Michigan, Wisconsin e Pennsylvania hanno sospeso lo spoglio e non annunceranno oggi il vincitore.
Grande incertezza sull’esito del voto nello Stato chiave della Pennsylvania. In Michigan e in Wisconsin il presidente è, per il momento, in vantaggio di alcune centinaia di migliaia di voti, ma potrebbe essere penalizzato dalle preferenze espresse per posta che verranno scrutinate nei prossimi giorni.
L’Ohio invece è rimasto a Trump: un grande successo per il presidente uscente. Dal 1944 in ogni elezione, tranne quella del 1960, l’Ohio ha sempre indovinato il vincitore. Dopo aver scelto Obama nel 2008 e nel 2012, aveva votato per Trump preferendolo a Hilary Clinton nel 2016.
Twitter e Facebook segnalano il post di Donald Trump in cui il presidente Usa ha accusato i democratici di rubare la vittoria ai repubblicani: “Andiamo alla GRANDE, ma stanno cercando di RUBARE le elezioni. Non glielo lasceremo mai fare. I voti non possono essere espressi dopo la chiusura dei seggi!“.
Twitter ha così scelto di segnalare il post con un avviso: “Il contenuto condiviso in questo tweet è tutto o in parte controverso e potrebbe essere fuorviante“. Poco dopo arriva anche la segnalazione di Facebook, con toni meno aspri rispetto a quella di Twitter. “Il risultato finale delle elezioni potrebbe essere diverso dal voto iniziale in quanto lo scrutinio durerà per giorni o settimane dopo la chiusura dei seggi“, scrive il social del fondatore Mark Zuckerberg.
Diverse città in tutti gli Stati Uniti hanno assistito a disordini martedì notte, inclusa Washington D.C., dove i manifestanti di Black Lives Matter hanno invaso le strade vicino alla Casa Bianca. Molti negozi nelle grandi città avevano chiuso le loro attività in previsione di possibili disordini, in concomitanza con l’Election Day.
Biden da record. Il candidato democratico ha superato il record storico nel voto popolare segnato da Barack Obama nel 2008.
Secondo i dati dell’Associated Press, con lo spoglio ancora da completare, il candidato dem ha avuto 69 milioni e 512.303 voti (50,1%) contro i 67 milioni e 69.982 voti di Trump (48,3%).
Obama, nel 2008, è stato eletto presidente degli Stati Uniti con 69 milioni e 498.516 voti.
Donald Trump ha commentato su Twitter il recupero di Joe Biden in Stati come Michigan e Wisconsin: “La scorsa notte ero avanti, spesso saldamente, in molti stati chiave, in quasi tutti quelli governati e controllati dai democratici. Poi, ad uno ad uno, i vantaggi sono magicamente scomparsi, nel momomento in cui sono state contante discariche di schede a sorpresa. Molto strano“.
Aggiornato alle ore 18:26
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