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Elisabetta II, il legame speciale con l’Italia

È stata una delle Regine più amate e seguite di tutti i tempi. Tantissimi potrebbero essere gli aneddoti legati ad Elisabetta II, ma ciò che stupisce è stato, in particolare, il suo rapporto con il nostro Paese. Più volte lo ha visitato.

La Regina Elisabetta e il Presidente Ciampi, con il principe Filippo e la signora Franca – Nanopress.it

I presidenti della Repubblica ed i Papi che lei ha conosciuto. Eccone il ricordo.

Elisabetta II: il legame con l’Italia

L’Italia e la regina Elisabetta II: un legame che, stranamente, c’è sempre stato, due Paesi così diversi eppure uniti da una simpatia reciproca. Ben 5 volte la compianta sovrana ha visitato il nostro Paese, incontrando le massime autorità e, anche, i Papi.

Italia e Vaticano erano le tappe principali per la regina. L’ultima in ordine di tempo è stata quella nel 2014, quando, nel giro di sole 24 ore, incontrò sia l’allora Presidente della Repubblica Napolitano che il Santo Padre, Francesco. Il suo arrivo nel nostro Paese venne segnato da una sorta di sua volontà nell’andare, proprio dallo stesso Napolitano, per fargli gli auguri per il suo secondo mandato.

Ma anche per conoscere il nuovo Pontefice, da poco eletto. Una sorta di unione, sia dal punto di vista politico, con rispetto e profonda ammirazione reciproca fra lei e il nostro Capo di Stato, ma anche religiosa con il Santo Padre, lei da capo della chiesa anglicana quale era.

L’amore di Elisabetta per il nostro Paese, però, si radica nel tempo, tanto che la sua prima visita è da datarsi quando era ancora una principessa. Una vacanza d’aprile, per lei e il futuro principe Filippo, nel lontano 1951, con l’arrivo a Roma, accolti dall’Arma dei Carabinieri in alta uniforme.

Da lì, poi, lo spostarsi al Quirinale dove vennero accolti dal Presidente Einaudi e, nuovamente, presso la Santa Sede, dove fecero visita a Papa Giovanni XXIII. Con il Pontefice fu una visita privata, che nessuno s’aspettava, con un colloquio di ben 20 minuti. Tutto rigorosamente all’oscuro di flash, telecamere e giornalisti.

Regina Elisabetta e Giovanni Paolo II – Nanopress.it

Le visite da principessa e regina: la tappa fissa in Vaticano

Ma fu Roma a colpire e a restare impressa alla principessa, prima di trasferirsi a Firenze. Dopo la sua incoronazione a regina, non ha mai dimenticato il legame con il nostro Paese. Stavolta però, si tratterà di visite in veste ufficiale: la prima nel 1961, nel pieno del boom economico, ed una visita più ampia che toccò soprattutto le isole ed il meridione d’Italia, passando anche per Napoli e per la Sicilia.

Poi nuovamente a Roma, dove venne accolta da Anna Magnani. Di seguito, poi, Venezia e Torino, in occasione dell’Expo ’61. Poi “ci è venuta a trovare” nel 1980, accolta dal Presidente Pertini, in un paese cambiato e segnato, anche, dal terrorismo. Ma la paura non l’ha fermata e, anche la tappa in Vaticano, come di consueto, verrà rispettata. L’accoglienza da parte del primo Papa straniero, Giovanni Paolo II.

Fino dell’inizio del nuovo secolo, che portò nuovamente la regina nel nostro Paese: era il giugno del 2000 e venne accolta, ancora una volta al Quirinale, dal Presidente della Repubblica, Ciampi, e dalla moglie Franca.

Momenti indimenticabili per l’Italia che, anche se così lontana dall’Inghilterra, ha sempre avuto un posto privilegiato nel cuore di una delle sovrane più longeve della storia.

Rosalia Gigliano

classe 1989, di Napoli. Sono laureata in Filologia Moderna e, dal 2013, sono anche una giornalista pubblicista. Fra le mie principali passioni ci sono la lettura e la scrittura, passioni che sono diventate poi, mano mano, il mio mestiere. Tutto ciò che fa cultura e che può ulteriormente arricchire sia me che mi sta intorno, sono il mio pane quotidiano. Scrivo su Nanopress.it dallo scorso giugno 2022, occupandomi prevalentemente di cronaca (nazionale, ma anche estera) nella mia funzione di redattore. Incontrare il team di Nanopress.it è stata una scelta che rifarei ancora ed ancora, perché mi ha riportata dove è nata la mia passione per il giornalismo: il mondo della cronaca.

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