Elnaz Rekabi è rientrata tra la preoccupazione globale a Teheran dopo aver gareggiato a Seul senza il velo. La BBC Persian ha rivelato che l’atleta iraniana si trova attualmente agli arresti domiciliari.
Una situazione delicata quella che riporta la BBC Persian e che non fa che confermare uno scenario già noto e preannunciato. Dopo l’apparizione dell’atleta iraniana senza velo nell’arrampicata ai campionati asiatici si è scatenato un polverone mediatico che ha messo in allerta le autorità mondiali. Le immagini sono diventate immediatamente virali ed hanno fatto il giro del mondo. Il gesto di solidarietà verso l’Iran, o almeno così interpretato da tutti, si è trasformato poi in un caso di stato da gestire.
Elnaz Rekabi è un’atleta iraniana specializzata nell’arrampicata che porta in alto il nome del suo paese. Il delicato momento in Iran dove le proteste vanno avanti dal 16 settembre ovvero dalla morte di Mahsa Amini ha avuto ripercussioni in ogni ambito. Nonostante il governo di Teheran sia rigidissimo sul rispetto delle leggi molti volti noti hanno manifestato solidarietà verso la rivolta del popolo.
La sportiva ha partecipato ai campionati asiatici a Seul e lo ha fatto senza indossare lo hijab e le immagini hanno fatto il giro del mondo. Da un lato hanno dato ancora più voce ad una protesta più viva che mai ma dall’altra hanno provocato la reazione del governo iraniano.
Dopo la conclusione della gara sportiva si sono perse le tracce di Elnaz Rekabi ma successivamente la società sportiva ha spiegato che stavano rientrando a Teheran. Non appena arrivata in Iran e aver riabbracciato la sua famiglia ha rilasciato una dichiarazione.
Rekabi ha spiegato che si è trattato di un gesto involontario non provocatorio ma la gara è stata anticipata e nella preparazione le è scivolato. Una versione che non ha convinto i media internazionali e nemmeno quella del popolo iraniano che l’ha accolta come un’eroina.
Elnaz Rekabi è tornato a Teheran e ad accoglierla ha trovato una marea di manifestanti che la attendevano come un’eroina. Un simbolo che ha dato ulteriore voce ad una protesta profonda e che cerca un cambiamento radicale ma è allo stesso tempo duramente repressa.
Il regime islamico reprime tutt’ora le proteste in maniera violenta e i morti stanno aumentando di giorno in giorno. Molte adolescenti hanno perso la vita e il mondo è indignato davanti a tale scempio.
La BBC Persian ha svelato che la famiglia di Elnaz Rekabi è stata contattata dalle autorità governative iraniane ed è stata minacciata. Si apprende che appena rientrata è stata chiesta all’atleta una dichiarazione di non intenzionalità nel gesto commesso altrimenti avrebbero confiscato i beni di tutta la famiglia. Una dichiarazione forzata ma più che comprensibile dato il clima attuale.
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