Ieri la Regione Lazio ha negato il suo patrocinio al Pride 2023 in programma a Roma questo sabato, dichiarando di non poter appoggiare chi sostiene un reato, riferendosi alla questione dell’utero in affitto su cui si batte da tempo la comunità LGBTQ+. Una decisione che ha scatenato parecchie polemiche, con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha invece confermato l’appoggio del Comune di Roma e la sua presenza al corteo del 10 giugno. Ad intervenire, tra i tanti, anche la cantante Elodie, ieri anche ospite di Verissimo, che ha pubblicato un duro post nei confronti della decisione della sua Regione.
È a dir poco furiosa, Elodie, per la decisione presa ieri dalla Regione Lazio di non dare il suo patrocinio al Roma Pride 2023 in programma questo sabato da Piazza della Repubblica. Una manifestazione annuale a supporto dei diritti LGBTQ+, e che l’anno scorso aveva visto la cantante tra gli ospiti principali. La cantante, protagonista ieri di un’intervista a Verissimo e presente in radio con il pezzo Pazza Musica, in collaborazione con Marco Mengoni, ha pubblicato una Storia sul suo profilo Instagram, usando parole molto dure nei confronti della Giunta Lazio e in particolare nei confronti del presidente Francesco Rocca, in carica dal 2 marzo di quest’anno, appoggiato dalla destra, dopo essere succeduto a Nicola Zingaretti.
“Tutto il mio sostegno a chi promuove una società che rispetta tutti. Vergogna” ha scritto in una Storia Instagram Elodie questa mattina, riprendendo un pezzo di La Repubblica, che titolava: “La Regione Lazio revoca il patrocinio al Roma Pride: “Nessun sostegno a chi promuove l’utero in affitto””. Una reazione comprensibile, visto che in più di un’occasione la cantante romana si è mostrata vicina alla comunità LGBTQ+, dalla quale è molto amata, avendo fatto parte anche degli ospiti musicali della passata edizione dell’evento.
Ovviamente più pacata la replica, ieri, del primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri, che ha confermato invece il supporto della città al Pride capitolino: “Il Roma Pride è una manifestazione importante per la comunità Lgbt+ e per tutti i cittadini che combattono le discriminazioni e sostengono i diritti. Per questo Roma Capitale ha assicurato il proprio patrocinio e per questo sabato sarò in piazza per il Pride”.
Intanto, alcuni estimatori di Elodie, contrari alla pratica dell’utero in affitto e quindi dalla parte di Regione Lazio e Pro Vita, hanno già iniziato a farsi sentire, ma a quanto pare la cantante è sul piede di guerra, e ha subito risposto a tono, sempre nel corso di una Storia IG.
Un fan le ha scritto, effettivamente in un italiano un po’ zoppicante, che “Lutero in affitto e un crimine”. Affermazione che non è andata assolutamente giù ad Elodie, la quale ha subito ribattuto affermando “Il signor Mario che non ha un utero che probabilmente non sa dove sia che non sa neanche come si scrive. Bene direi”.
Ieri la revoca (in quanto dapprima il patrocinio era stato dato, per poi essere tolto) del sostegno al Roma Pride 2023 ha suscitato un vero vespaio di polemiche, e molti volti noti dello spettacolo ed esponenti politici hanno fatto sentire la loro voce. Tra loro, anche Alessandro Zan, ex deputato PD, che ha voluto dire la sua con un post su Twitter: “Dopo averlo concesso, oggi la Regione Lazio ritira il patrocinio a Roma Pride. Una schizofrenia di odio e discriminazione che la destra vuole diffondere usando le istituzioni. Non permetteremo che continui questa crociata contro la cittadinanza lgbtqia+. Tuttə al Roma Pride!” le sue parole, durissime.
E anche Cecilia D’Elia, senatrice Dem, non ci è andata giù leggera, considerando questa scelta grave e un passo indietro per i diritti civili: “Inutile agitare lo spettro della GPA, il Pride è da sempre il momento in cui la comunità lgbtq+ si mostra con tutto l’orgoglio delle sue battaglie per una piena cittadinanza, a partire dal doveroso riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno” ha dichiarato.
“La revoca del patrocinio al Roma Pride da parte della Regione Lazio dimostra ancora una volta che con Fratelli d’Italia al governo l’omofobia è istituzionalizzata, è una omofobia di Stato. Ed è sconvolgente come il presidente Rocca si ponga come cane da guardia dei pro-vita che proprio oggi avevano chiesto il ritiro del patrocinio” ha inoltre sottolineato Riccardo Magi, deputato e segretario di +Europa.
Mario Colamarino, portavoce di Roma Pride, ha annunciato infine che non toglieranno dal sito il logo della Regione Lazio, di proprietà di tutti i cittadini e le cittadine, e non solo di un “manipolo di talebani cattolici” e ha inoltre affermato che daranno al presidente Rocca un patrocinio speciale, “quello dell’ignavia”, invitando poi tutti sabato 10 giugno in Piazza della Repubblica, a partire dalle ore 15, per l’inizio del corteo.
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