Elon Musk acquista Twitter e scioglie il consiglio di amministrazione

Elon Musk è il nuovo proprietario di Twitter e questo lo sappiamo tutti. A far discutere, però, sono state le sue prime mosse appena arrivato. Una, in particolare, ha spiazzato tutti: ha sciolto il consiglio di amministrazione. Ecco cosa ha fatto dopo.

Elon Musk
Elon Musk – Nanopress

Elon Musk, l’uomo attualmente più ricco del mondo, ha deciso di acquistare Twitter già mesi fa. L’accordo è valso circa 44 milioni di dollari, ma a far alzare un mega polverone non è stato questo. A far parlare praticamente tutto il mondo, infatti, è stata la decisione dell’imprenditore di rivoluzionare completamente il team della piattaforma, partendo da tagli del personale, fino ad arrivare ad un cambiamento totale del consiglio di amministrazione.

Elon Musk compra Twitter e cambia tutto

Ormai è ufficiale: il nuovo proprietario di Twitter è Elon Musk. L’accordo è valso circa 44 milioni di dollari, ma non sarà un problema enorme siccome ad oggi è lui l’uomo più ricco del mondo. Il suo avvento ai vertici del social network celebre in tutto il mondo, però, è stato come un tornado: Musk ha preso tutto ciò che c’era, che conoscevamo, che funzionava anche bene per certi versi e lo ha completamente ribaltato. Il Washington Post parla addirittura di un taglio che riguarderebbe il 25% del personale.

Le sue modifiche, però, riguardano un po’ tutta la piattaforma: a partire dal modo in cui la piattaforma verifica gli account, per arrivare ai tagli del personale, tanto che lo staff sarà praticamente rivoluzionato, nulla sarà più come prima.

Cosa ha fatto esattamente? Per adesso non ci sono notizie certe, ma a dirci qualcosa in più è stato l’investitore tecnologico Jason Calacanis. Secondo lui, infatti, Twitter potrebbe addebitare alle persone circa 20 dollari al mese per mantenere le famose spunte blu (che come su Instagram e Facebook indicano gli account verificati).

Elon Musk
Elon Musk – Nanopress

Lo stesso Elon Musk poi tramite il suo account Twitter, parlando con un utente che gli chiedeva se avrebbe rimosso gli account rimasti inattivi per più di un anno, si è limitato a rispondere “sicuramente”. Inoltre ha anche confermato che comunque il segno di spunta blu sarà rinnovato (senza però parlare di come questo avverrà).

I cambiamenti nel personale e lo scioglimento del consiglio di amministrazione

Parlando invece dello staff, l’imprenditore in primis ha licenziato alcuni dei dirigenti dell’azienda, poi ha sciolto il consiglio di amministrazione, che di fatto è l’organo collegiale che si occupa, tra le altre cose, anche di delineare la strategia di un’azienda. Facevano parte di quest’ultimo l’ex presidente del consiglio Bret Taylor, l’ex amministratore delegato Parag Agrawal e la baronessa Martha Lane Fox, attualmente presidente delle Camere di commercio britanniche, che a questo proposito si è rifiutata di commentare quando è stata contattata dalla BBC.

Ma qui arriva il bello, perché Elon Musk ha azzardato una mossa del tutto inaspettata: ha infatti nominato sé stesso come unico membro del consiglio. Cosa significa? Che è automaticamente anche il CEO di Twitter (l’amministratore delegato cioè), quindi il potere all’interno dell’azienda attualmente è massimo. C’è da dire a questo proposito che l’imprenditore ha ammesso che questa decisione è temporanea, quindi probabilmente da qui a qualche settimana provvederà a nominare un nuovo consiglio di amministrazione. Chi lo comporrà ovviamente ad oggi non ci è dato saperlo.

Qui sorgono però diversi problemi. Il primo è che a pagare per la nuova avventura di Elon Musk sarà Tesla, una delle sue prime “creature”, che ha perso un terzo del suo valore fin dal momento dell’offerta per l’acquisto ad aprile.

Il secondo – molto più complesso – è che l’accordo chiuso dall’imprenditore, che gli ha permesso di acquistare Twitter, è stato anche fonte di preoccupazione per qualcuno. Ad esempio, il senatore Chris Murphy, democratico, ha confessato solo pochi giorni fa di aver chiesto al governo di rivedere le implicazioni per la sicurezza nazionale dell’accordo, visto il forte legame con società legate all’Arabia Saudita, che ha un rapporto sempre più teso con gli USA. Come ha scritto Murphy proprio su Twitter. “C’è in gioco una chiara questione di sicurezza nazionale e CFIUS (il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti) dovrebbe fare una revisione”.

Insomma alla luce di tutto ciò non possiamo dire che l’arrivo di Elon Musk nel mondo di Twitter non abbia generato clamore.

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