Molte le rivoluzioni di Elon Musk da quando è alla guida di Twitter, ora arriva anche l’annuncio del ripristino di alcuni account.
In particolare erano stati sospesi i profili di diversi giornalisti che erano stati banditi dal social per essere una minaccia alla famiglia dell’imprenditore, poiché avevano pubblicato i suoi movimenti e quindi la sua posizione in tempo reale.
Fra i diversi account che il nuovo direttore di Twitter Elon Musk sta analizzando, ce ne sono tantissimi di giornalisti che erano stati sospesi nelle scorse ore per aver diffuso informazioni relative ai suoi spostamenti.
Data la potenziale pericolosità di queste notizie, in cui venivano pubblicati i movimenti il jet che compieva insieme alla sua famiglia, Musk aveva deciso di oscurare i profili ma ora sembra aver rivalutato la questione.
La decisione è stata presa dopo un referendum fra i membri di Twitter, il cui risultato ha decretato la riammissione dei giornalisti in questione.
Musk accusava queste persone di essere una minaccia per lui e per i familiari per i motivi appena citati, tuttavia è stato proprio lui a dare il comunicato, diffondendo il parere di coloro che hanno partecipato al sondaggio, ovvero 3,9 milioni di persone di cui il 59% si è detto favorevole.
La sospensione degli account era avvenuta ieri e in seguito al Commissione Ue ha minacciato l’imprenditore di gravi sanzioni, ma lui si era difeso:
“criticarmi va benissimo ma diffondere la mia posizione in tempo reale e mettere in pericolo la mia famiglia non lo accetto”.
Fra i professionisti raggiunti dalla misura c’erano giornalisti di testate autorevoli quali New York Times, Washington Post, CNN e altre.
L’Onu ha parlato dell’episodio indicandolo come un pericoloso precedente in un momento in cui i giornalisti di tutto il mondo devono affrontare censure e minacce fisiche.
Sulla piattaforma, Musk aveva accusato i giornalisti di tracciare i suoi spostamenti e a tal proposito, il primo account a essere sospeso è stato quello denominato “Elonjet“, curato dal 19enne Jack Sweeney.
“pubblicare la mia posizione è una violazione della sicurezza fisica”
ha dichiarato ma molti lo hanno attaccato come la stessa CNN, che teme per il futuro del social sotto la direzione dell’imprenditore di Pretoria.
Forti critiche sono arrivate anche dalla Germania, che lo ha accusato di sopprimere la libertà di stampa, attivandola e disattivandola a proprio piacimento. La portavoce del governo Christiane Hoffmann ha confessato di guardare a Twitter con una certa preoccupazione e anche lei ha ricordato, come il ministro degli Esteri della Germania, l’importanza della libertà di stampa.
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