L’emergenza climatica in corso preoccupa non poco ogni parte del mondo: in Spagna e Portogallo, in particolare, non si vedeva un’allarme siccità così da ben 1200 anni.
Tutti ci siamo resi conto che l‘emergenza climatica del pianeta è ormai un vero e proprio dato di fatto. Il caldo di queste settimane non è di certo normale, soprattutto in zone del mondo dove il clima tropicale fino ad ora era inesistente.
In molti Paesi la situazione preoccupa, come in Spagna e in Portogallo, dove l’emergenza siccità è davvero importante. Le implicazioni stanno diventando molto serie, ecco cosa sta accadendo.
Secondo una ricerca pubblicata proprio ieri, 4 luglio 2022, pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, è stato riscontrato che quest’anno in Spagna e Portogallo i livelli di emergenza siccità sono altissimi, una cosa che non accadeva da ben 1200 anni.
I cambiamenti climatici cominciano davvero a farsi sentire e l’emergenza è più vera che mai: in questi Paesi, la siccità è davvero un rischio, che si ripercuote sull’attività anche economica dell’intera comunità, un po’ come sta accadendo anche nel nostro Paese.
Utilizzando simulazioni di modelli climatici, i ricercatori hanno scoperto che l’alta pressione ha iniziato a crescere in Spagna e in Portogallo, fino a coprire un’area più ampia rispetto a 200 anni fa, quando l’inquinamento umano dei gas serra ha iniziato a diventare davvero serio.
Lo studio cita le proiezioni secondo cui il livello delle precipitazioni potrebbe scendere di un ulteriore 10-20% entro la fine di questo secolo, una cosa che, secondo gli autori, renderebbe l’agricoltura iberica una delle più vulnerabili d’Europa.
Un rischio altissimo, che mette in difficoltà un intero territorio, che già quest’estate sta riscontrando non pochi problemi.
Gli studiosi mettono in guardia: secondo loro, l’altopiano delle Azzorre continuerà ad espandersi durante il 21° secolo, con l’aumento dei livelli di gas serra, portando a un crescente rischio di siccità nella penisola iberica e minacciando le colture chiave.
Uno dei rischi più grandi del drastico cambiamento climatico in Spagna e Portogallo è il rischio che corrono le colture principali, i vigneti e gli uliveti.
L’aridità che si sta riscontrando in questi mesi, un’altissima percentuale, sta mettendo altamente a rischio le diverse colture che portano avanti l’agricoltura spagnola e portoghese.
I ricercatori, infatti, hanno previsto un calo del 30% della produzione per tutte le regioni olivicole nel sud della Spagna, questo entro il 2100, un numero davvero alto.
I produttori di vino sono già alla ricerca di modi per adattarsi ai cambiamenti climatici, come spostare i vigneti ad altitudini più elevate o sperimentare varietà più resistenti al calore.
Insomma, una vera e propria emergenza che deve far riflettere sui comportamenti da tenere per aiutare l’ambiente a riprendersi, anche se forse chissà potrebbe essere troppo tardi.
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